Presentata alla Radio Vaticana l'edizione de "Le Università e le Giornate 2007 per
la pace", alla presenza del cardinale Lozano Barragán
Torna l’appuntamento annuale in Francia, a Lourdes, con “Le Università e le Giornate
2007 per la pace”, dal 20 al 22 luglio e poi il 14 agosto. Nate in occasione del Giubileo
del 2000 sono un’occasione per promuovere il cammino di avvicinamento tra popoli e
di conoscenza reciproca per arrivare alla pace. Nell’edizione di quest’anno, dedicata
all’Europa, saranno esposti alcuni progetti accademici, frutto del lavoro di alcuni
team provenienti dai più importanti atenei di tutto il mondo. Ospite d’onore sarà
l’Armenia, in concomitanza con le celebrazioni francesi a ricordo del genocidio del
popolo caucasico. Il servizio è di GabriellaCeraso:
Si parlerà
di religioni, popoli e culture, di riconciliazione e di democrazia, di geopolitica
e difesa nelle Giornate della pace 2007: 14 interventi da 12 Paesi del mondo: docenti,
esperti, osservatori e responsabili di programmi convinti che insieme si può e si
deve promuovere e sviluppare la convivenza pacifica tra i popoli a sostegno delle
operazioni concrete condotte da Stati e dalle istituzioni. Non siamo organizzazioni
non governative e non firmeremo trattati ha detto il sindaco di Lourdes,
Jeanne Pierre Artiganave:
R. - Nous avouons
et nous pensons... "Pensiamo che siccome viene a Lourdes tutta l’umanità,
si debba con una parola rispondere a partire dal suo vissuto che è quello del servizio
ai malati, non solo nel corpo ma anche ai malati nella speranza e nella verità".
Il
servizio è base indispensabile per la conoscenza, ha aggiunto Artiganave, conoscenza
reciproca e riconciliazione. Alla base dunque del progetto il messaggio di Lourdes
come ha ribadito anche il cardinale Javier Lozano Barrágan presidente
del Pontificio Consiglio degli operatori sanitari delegato del Santo Padre a Lourdes:
"Un
sì assoluto al Signore questo è quello che significa la frase di Maria che ha detto
a Louders che Lei era l’Immacolata Concezione. Cosa significa questo? Una piena disposizione,
una fede assoluta, non importano i problemi, non importano i disagi, non importa il
dolore, non importa la sofferenza, a tutti dice un sì combattendo veramente il dolore
e la sofferenza, l’angoscia, perché siamo noi assolutamente sicuri e la risurrezione".
Dunque,
insieme per costruire la pace. L’obiettivo quest’anno è formare Osservatori di pace,
case di pace collegate tra loro per monitorare le esigenze dei popoli e cercare di
risolverle. Il tema, l’Europa: perché il Vecchio continente è stato sì sede di guerre
e massacri, ma è anche ora il simbolo di una riconciliazione e di un’unità riuscita.