2007-07-04 15:09:10

Siate coraggiosi testimoni dell’amore di Cristo: il messaggio del Papa all’udienza generale rivolto ai giovani, in vista della prossima Giornata mondiale della Gioventù di Sydney 2008


“Siate coraggiosi” nel testimoniare l’amore di Cristo: è l’appello lanciato stamani da Benedetto XVI all’udienza generale rivolto ai giovani, in vista della Giornata mondiale della Gioventù 2008. Presente l’arcivescovo di Sydney, il cardinale George Pell, a capo di una delegazione Chiesa australiana, che sta organizzando la prossima GMG, e che provvederà a diffondere il Messaggio del Papa. A tutti i fedeli, il Santo Padre ha riproposto nella sua dotta catechesi l’esempio mirabile - ieri come oggi - di San Basilio, grande vescovo, pastore amorevole, maestro del monachesimo, vissuto nel IV secolo. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3


Ad un anno dall’appuntamento di Sydney, in Australia, la città che ospiterà nel luglio 2008 la prossima GMG, Benedetto XVI ha levato la sua voce dall’Aula Paolo VI in Vaticano per ricordare “più che un evento”, quanto piuttosto - ha sottolineato - “un tempo di rinnovamento spirituale, dei cui frutti beneficerà l’intera società”:

 
“Ai giovani qui presenti e a tutti i giovani del mondo che si stanno preparando a questo gioioso incontro di fede voglio ora rivolgere una parola di caloroso saluto e di vivo incoraggiamento”.

 
Poi, in inglese, il messaggio ai giovani:

 
“I want to encourage you to prepare well for this marvellous celebration of the faith…”

 
Voglio incoraggiarvi - ha detto loro il Papa - “a preparare bene questa meravigliosa celebrazione della fede che sarà vissuta in compagnia dei vostri vescovi, sacerdoti, religiosi, giovani leader ed ogni altro”. E da qui, l’invito ad entrare “pienamente nella vita delle parrocchie e a partecipare entusiasticamente agli eventi diocesani”. Quindi, l’appello ad essere coraggiosi testimoni del Vangelo, cosi come molti giovani - ha osservato il Papa - “contro l’ondata di secolarismo stanno riscoprendo la ricerca soddisfacente per una bellezza, un benessere e una verità autentici”.

 
Alle migliaia di fedeli raccolti per l’udienza generale, il Santo Padre ha parlato di San Basilio, vescovo di Cesarea di Cappadocia, morto nel 379 a meno di 50 anni, dopo aver condotto una vita di santità e sapienza, “nel fedele servizio alla Chiesa e nel multiforme esercizio del ministero episcopale”:

 
“Mediante la predicazione e gli scritti svolse un’intensa attività pastorale, teologica e letteraria. Con saggio equilibrio seppe unire insieme il servizio alle anime e la dedizione alla preghiera e alla meditazione nella solitudine”.

 
Basilio si preoccupò infatti costantemente dei poveri ed emarginati, intervenendo anche presso i governanti per alleviare le condizioni della popolazione; costruì ospizi per i bisognosi modello per le moderne istituzioni ospedaliere; vigilò sulla libertà della Chiesa, opponendosi se necessario ai potenti; “sapiente riformatore liturgico”, seppe pure “con zelo e coraggio” opporsi agli eretici. Un programma che il santo vescovo consegna - ha concluso Benedetto XVI - agli annunciatori della Parola, “ieri come oggi”.

 
Nei saluti finali nelle varie lingue, indirizzi particolari sono andati ai capitolari di varie Congregazioni che in questi giorni riunite in assemblea: le Suore Figlie della Chiesa, le Suore dell’Istituto Maestre Pie Filippini, le Missionarie del Sacro Costato di Maria SS.ma Addolorata, le Figlie del Preziosissimo Sangue, le Sorelle di san Giuseppe dell’Apparizione. Infine, il ricordo del Papa del Beato Piergiorgio Frassati, di cui ricorre oggi la memoria liturgica.







All the contents on this site are copyrighted ©.