Lettera del Papa per il centenario dello Scoutismo mondiale: dopo un secolo, azione
e vita di gruppo "favoriscono la formazione umana integrale"
Cento anni fa sull’isola di Brownsea, in Inghilterra, veniva organizzato da Lord Robert
Baden-Powell il primo campo scout nel mondo. In vista dell’anniversario, che sarà
celebrato il primo agosto 2007, Benedetto XVI ha inviato una Lettera al cardinale
Jean-Pierre Ricard, presidente della Conferenza episcopale della Francia, dove all’indomani
della Prima Guerra mondiale si sviluppò lo scoutismo cattolico, grazie a padre Jaques
Sevin, fondatore degli Scout francesi. Il servizio di Roberta Gisotti:
“La
formazione integrale della persona umana”: è questa - sottolinea il Papa - l’opportunità
che “attraverso il gioco, l’azione, l’avventura, il contatto con la natura, la vita
di gruppo ed il servizio degli altri viene offerta dopo cento anni a tutti coloro
che abbracciano lo scoutismo”. Fecondato dal Vangelo - scrive Benedetto XVI - “lo
scoutismo non è solamente luogo di reale crescita umana, ma anche luogo di una proposta
cristiana forte e di una vera maturazione spirituale e morale ed anche di un autentico
cammino di santità”, poiché “il senso di responsabilità che sottende la pedagogia
scout conduce ad una vita nella carità e al desiderio di mettersi al servizio del
prossimo, ad immagine del Cristo servitore.”
Il
Santo Padre, richiamando poi l’appello lanciato da Giovanni Paolo II 10 anni fa per
una maggiore unità dello scoutismo cattolico, auspica che “le collaborazioni possano
realizzarsi nel rispetto delle sensibilità di ciascun movimento, in vista di una più
grande unità nel seno della Chiesa”.
Infine, un grazie
di Benedetto XVI per tutti i frutti portati dallo scoutismo nel corso di cento anni,
visto che “la promessa e la preghiera scout costituiscono una base e un ideale da
sviluppare lungo tutto l’arco dell’esistenza”.