Le sfide della Chiesa portoricana di fronte al relativismo morale e all’indifferenza
religiosa: ne ha parlato Benedetto XVI ai vescovi del Paese centroamericano in visita
"ad Limina"
Preservare e accrescere il dono dell’unità nella Chiesa per fronteggiare i rivolgimenti
sociali, culturali e religiosi che stanno attraversando il Porto Rico: il pressante
invito di Benedetto XVI ai presuli del Paese centroamericano associato agli Stati
Uniti, ricevuti stamattina in udienza, al termine della loro visita ad Limina.
Il servizio di Roberta Gisotti:
“Preoccupazione
per le sfide e le difficoltà” da affrontare in questo momento storico sono state espresse
stamani al Papa i vescovi del Porto Rico. E Benedetto XVI ha condiviso le inquietudini
dei presuli per i cambiamenti sopraggiunti nel loro Paese in ambito sociale, economico
ed anche religioso, che hanno favorito l’indifferenza religiosa e il relativismo morale,
intaccando le strutture della stessa società. Da qui, la raccomandazione “a proclamare
con vigore la fede cattolica per una migliore formazione dei fedeli”, preservando
e accrescendo “il dono dell’unità” nella Chiesa per testimoniare “una autentica spiritualità
di comunione”, che si manifesta “nella mutua collaborazione e nella vita fraterna”.
Ha chiesto il Santo Padre ai presuli portoricani di dedicare particolare attenzione
pastorale ai sacerdoti, e così anche ai candidati al sacerdozio perché abbiano educatori
idonei.
Tra i segni negativi emergenti nella società
portoricana, Benedetto XVI ha evidenziato come si vada diffondendo “una mentalità
inspirata ad un laicismo che, in forma più o meno cosciente, conduce gradualmente
al disprezzo o all’ignoranza del sacro, relegando la fede alla sfera del meramente
privato. In questo clima - ha osservato il Papa - un giusto concetto di libertà religiosa
non è compatibile con tale ideologia, che invece si presenta come l’unica voce della
razionalità”. Ha sottolineato poi Benedetto XVI i rischi cui è sottoposta in particolare
la famiglia, “assediata dalle tante insidie del mondo moderno, come sono il materialismo
imperante, la ricerca del piacere immediato, la mancanza di stabilità e fedeltà nella
coppia, influenzata continuamente dai media”. “Quando un matrimonio non è costruito
sopra la roccia ferma dell’amore vero e del mutuo impegno, viene trascinato facilmente
dalla corrente divorzista, eludendo insieme il valore della vita, soprattutto quella
dei non nati. Da qui, la necessità indicata dal Papa di intensificare “una pastorale
familiare incisiva, che aiuti gli sposi cristiani ad assumere i valori fondamentali
del Sacramento ricevuto”.
Quindi, un pensiero speciale
ai giovani, che tanto più influenzati da “un facile permissivismo morale”, hanno invece
diritto “ad essere educati nella fede e nei sani costumi”. E se “l’educazione integrale
dei più giovani non può prescindere dall’insegnamento religioso nella scuola”, ha
osservato Benedetto XVI, “una solida formazione religiosa sarà, dunque, una protezione
efficace all’avanzare delle sette e di altri gruppi religiosi di ampia diffusione
attuale”.
Infine, l’auspicio del Santo Padre perché
la generosità già manifestata dai portoricani in tante occasioni possa far crescere
la solidarietà di chi vive nell’abbondanza verso chi soffre di gravi carenze, e vive
nella povertà.