Nella solennità dei Santi Pietro e Paolo il Papa impone il Pallio a 46 arcivescovi
metropoliti
Domani mattina alle 9.30, nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, il Papa presiederà
nella Basilica Vaticana la Concelebrazione eucaristica con 46 arcivescovi metropoliti
ai quali imporrà il sacro Pallio. La Radio Vaticana trasmetterà la cronaca del rito
a partire dalle 9.20 con commenti in italiano, inglese, tedesco, francese, spagnolo
e portoghese. Ma che cosa è e cosa simboleggia il Pallio? Giovanni Peduto lo
ha chiesto a mons. Piero Marini, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche pontificie:
R. –
Il Pallio è una specie di sciarpa bianca ed è un’insegna antica, soprattutto in Occidente
era caratteristica del Papa di Roma. Già sappiamo che nel quarto secolo il Papa usava
il Pallio. Probabilmente era un’insegna di dignità imperiale che venne passata ai
vescovi. Il Pallio poi venne dato da Roma ai metropoliti, soprattutto al tempo di
Gregorio VII, subito dopo l’anno Mille, quando c’era la necessità di controllare l’elezione
dei vescovi. Da quel periodo i metropoliti venivano a Roma per ricevere il Pallio.
Successivamente, il Pallio venne concesso anche a quelli che non erano metropoliti
come un’insegna di onore. E ultimamente, parlo della fine degli anni ’70, c’è stata
la riforma del Pallio voluta da Paolo VI, per cui il Pallio oggi viene concesso solo
ai metropoliti e viene concesso in grande maggioranza il 29 giugno, nella solennità
dei Santi apostoli Pietro e Paolo, proprio per sottolineare il legame di chi porta
il Pallio con la Sede Apostolica.
D. – Qualcosa ancora
sulla simbologia del Pallio…
R. – La simbologia del
Pallio è andata arricchendosi lungo i secoli. All’inizio aveva una simbologia soprattutto
ecclesiale, cioè in tutto il primo millennio il Pallio indicava la pecorella che si
era smarrita, quindi, di conseguenza, stava a significare il pastore che portava la
pecore sulla spalla sinistra. E’ il Pallio che è stato ripreso anche adesso da Papa
Benedetto. E’ il Pallio che noi troviamo in tutta l’iconografia, in tutti i mosaici
del primo millennio. Successivamente, dopo il primo millennio, il Pallio ha cambiato
forma; non si è più capito che era il simbolo della pecorella smarrita, ma è stato
messo ad ipsilon sulla persona che lo portava e ha assunto un altro significato. Le
croci rosse hanno assunto il significato delle piaghe del Signore. Gli spilloni, hanno
assunto il significato dei tre chiodi della crocifissione. E quindi il Pallio ha avuto
soprattutto un significato cristologico, del Cristo Buon Pastore. Oggi noi abbiamo
questi due elementi insieme. Il Pallio è fatto di lana e sta a significare la pecora
che si è smarrita, porta gli spilloni ed ha queste croci a significare che il Buon
Pastore dà la vita per le sue pecore.