2007-06-28 19:33:26

Messico Dopo Aparecida i vescovi esortano a vivere in stato di Missione Permanente



CITTA’ DEL MESSICO, 28 giu ’07 - A meno di un mese dalla fine dei lavori della V Conferenza Generale dell'Episcopato Latinoamericano e dei Carabi, i vescovi del Messico invitano tutti i messicani "a riaccendere il fuoco dello Spirito per sperimentare un incontro personale con Gesù Cristo vivo e, come discepoli, seguirLo con coerenza e dinamismo". Lo fanno nel comunicato intitolato “Il Messico nella Missione continentale" presentato nei giorni scorsi nella sede della CEM. In linea con l’impegno assunto dalle Chiese del sub-continente americano nel Messaggio conclusivo della Conferenza di Aparecida, i vescovi messicani si dichiarano in Missione Permanente, per cercare i più lontani della Chiesa, assumendo la sfida di evangelizzare senza dimenticare l’impegno sociale, perché "Vangelo e carità" e "Vangelo e giustizia" non possono camminare separati. Nel documento i presuli ribadiscono la loro volontà "di lavorare perché tutti i cattolici approfondiscano la loro identità come discepoli e missionari di Gesù Cristo, affinché la nazione abbia vita in Lui”. Il testo segnala la necessità di "lavorare in comunione con tutti i messicani, per rafforzare le istituzioni e consolidare la formazione di governi che siano capaci di dialogare, come una dimostrazione di maturità e crescita nella democrazia", sottolineando l'urgenza di consolidare la convivenza pacifica nel Paese. Il comunicato evidenzia la gravità dei peccati sociali che generano violenza, rompono il clima di pace e armonia tra le comunità. Tra questi: il narcotraffico, la corruzione, la violenza che minaccia larga parte della popolazione. Secondo i presuli, questi peccati manifestano "una profonda crisi dovuta alla perdita del senso di Dio ed all'assenza dei principi morali che devono guidare la vita di ogni uomo". Di qui, in conclusione, l’appello a “conservare la gioia di evangelizzare” e a recuperare “l'audacia degli apostoli per difendere la dignità e la vita delle donne e degli uomini del Messico, dal concepimento fino alla morte naturale, senza relativismi".
(Fides – ZENGARINI)








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