Regno Unito Vescovi chiedono che a embrioni-chimera sia riconosciuto status umano
LONDRA, 27 giu ’07 - Gli embrioni misti uomo-animale creati a scopo di ricerca
- i cosiddetti embrioni-chimera - devono avere riconosciuto lo status di esseri umani
e nessun divieto dovrebbe essere posto alla loro eventuale impiantazione in utero.
E’ la posizione ufficiale espressa dai vescovi dell’Inghilterra e del Galles in merito
alla nuova Legge sui tessuti umani e gli embrioni che sarà discussa dal Parlamento
britannico il prossimo autunno. In pratica il provvedimento permetterebbe di creare
embrioni misti capaci di produrre cellule staminali utili a trovare possibili terapie
per patologie oggi incurabili, ma a condizione che vengano distrutti entro due settimane.
Esso esclude invece la possibilità di embrioni “ibridi”, ossia frutto della fusione
di un gamete umano e di uno animale. In una relazione presentata alla Commissione
parlamentare incaricata di esaminare il testo, i vescovi inglesi e gallesi hanno ribadito
le loro riserve sulla legge e hanno chiesto che almeno gli embrioni composti prevalentemente
di materiale genetico umano siano considerati a tutti gli effetti embrioni umani.
Nella loro relazione i presuli esprimono inoltre obiezioni ad altre disposizioni del
provvedimento, tra cui quella che vieta alle cliniche di rifiutare di praticare la
fecondazione assistita su donne omosessuali o single. Inizialmente il Governo di
Londra aveva proposto un bando totale alla creazione degli embrioni-chimera, sulla
base di sondaggi di opinione secondo cui la maggioranza dei cittadini si sarebbe dichiarata
contraria. Ma le pressioni della comunità scientifica britannica hanno indotto l’esecutivo
a un ripensamento e a rivedere la legge. (Cns – ZENGARINI)