La delegazione del Patriarcato ecumenico per la solennità dei Santi Pietro e Paolo:
intervista con mons. Eleuterio Fortino
Per la Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, Patroni dell’alma città di Roma,
giunge ogni anno in Vaticano una delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli,
mentre una rappresentanza della Santa Sede partecipa alle celebrazioni che si tengono
a Istanbul il 30 novembre, festa di Sant’Andrea. Sul significato di questo scambio
di visite ascoltiamo mons. Eleuterio Fortino, sottosegretario del Pontificio Consiglio
per la promozione dell’unità dei cristiani:
R. – E’ stata un’iniziativa feconda
in una duplice direzione. Innanzitutto uno scambio regolare fra Roma e Costantinopoli
due volte l’anno dà l’occasione di uno scambio di informazioni, di aggiornamento e
anche di coordinamento di iniziative. In secondo luogo lo scambio avviene per due
feste: le feste patronali per la festa di Sant’Andrea al Patriarcato ecumenico e dei
Santi Pietro e Paolo a Roma. Questo mostra che l’orientamento del dialogo è innanzitutto
sottoposto alla invocazione a Dio. Un orientamento spirituale perché – come ci ha
ricordato Papa Giovanni Paolo II - nelle relazioni ecumeniche occorre che la preghiera
abbia il primato: la preghiera anima, la preghiera orienta, la preghiera sostiene.
Questo mi sembra che sia il significato maggiore: la conversazione e la preghiera.
D. – Qual è la rappresentatività della delegazione di quest’anno?
R.
– Come al solito il Patriarca ecumenico, a meno che non venga lui personalmente, invia
una delegazione qualificata, sempre presieduta da un metropolita. Quest’anno è presidente
il capo della delegazione e il metropolita di Francia, Emmanuel, accompagnato dal
metropolita di Sasima Gennadios, che è il segretario della Commissione mista internazionale
per il dialogo. Questo vuol dire che nelle conversazioni che si avranno a Roma si
parlerà anche della preparazione dell’incontro della Commissione mista che avrà luogo
a Ravenna dall’8 al 15 ottobre prossimo.
D. – A che punto è il dialogo fra
cattolici e ortodossi?
R. – Dopo la riunione di Belgrado, positiva nel suo
svolgimento e nelle questioni trattate, la prossima sessione dovrà continuare lo studio
già fatto che è su conciliarità e autorità nella Chiesa, ai vari livelli nella Chiesa:
a livello diocesano, a livello metropolitano patriarcale; e il tema della prossima
sessione è “Conciliarità e autorità nella Chiesa a livello universale”, cioè la Commissione
si avvia a studiare la questione più importante delle relazioni tra la Chiesa cattolica
e la Chiesa ortodossa che è quella del ruolo del Papa nella Chiesa di Dio.