“La nostra comune testimonianza nell’Asia contemporanea”: tema della IV Assemblea
del Movimento asiatico per l’unità dei cristiani, conclusasi in Malesia
Per dare un segno visibile di unità, “le Chiese cristiane in Asia sono chiamate ad
assumere un ruolo profetico contro ogni forma di discriminazione, che sia di casta,
di classe, razziale o sessuale, in quanto incompatibile con l’insegnamento del Vangelo”.
Con questa raccomandazione, si è conclusa nei giorni scorsi a Kuala Lumpur, in Malesia,
la IV Assemblea del Movimento asiatico per l’unità dei cristiani (AMCU IV). Il movimento
è stato fondato nel 1994 dalla Federazione delle Conferenze episcopali dell'Asia (FABC)
e dalla Conferenza cristiana dell’Asia (CCA), che riunisce le confessioni protestanti,
anglicana e ortodossa asiatiche. “La nostra comune testimonianza nell’Asia contemporanea”
è stato il tema scelto per questa sessione, cui hanno partecipato, per la prima volta,
anche rappresentanti dell’ Associazione evangelica dell’Asia (EFA). L’incontro si
proponeva, in particolare, di discutere “le possibilità per una comune testimonianza
di fede di fronte alle sfide sociali dell’ingiustizia e della discriminazione, nel
complesso e articolato contesto religioso e culturale asiatico”. “Questa testimonianza
– evidenzia il comunicato finale – implica anche una capacità di autocritica, per
essere più consapevoli di come le strutture del peccato siano penetrate anche nella
vita delle comunità cristiane asiatiche”. In questo senso, “per essere credibili in
Asia i cristiani si devono opporre all’ingiustizia e allo sfruttamento, non solo quando
sono loro le vittime, ma anche in quei casi in cui queste discriminazioni sono perpetrate
da cristiani ai danni dei seguaci di altre religioni”. Alla luce di queste sfide,
i partecipanti hanno invitato la FABC, la CCA e l’EFA a lavorare insieme per tre obiettivi:
un maggiore coinvolgimento dei giovani cristiani asiatici nell’impegno ecumenico;
fare delle comunità cristiane locali e dei loro pastori il fulcro di questo cammino
verso una piena e visibile unità; intensificare gli scambi per conoscersi meglio e
realizzare progetti comuni. (L.Z.)