Stati Uniti/Messico. I vescovi chiedono la riforma sull'immigrazione
SAN BERNARDINO – La Commissione per i Migranti della Conferenza Episcopale degli Stati
Uniti e quella per la Pastorale della Mobilità Umana della Conferenza dell'Episcopale
Messicana hanno diffuso nei giorni scorsi un comunicato congiunto in cui esprimono
il loro giudizio riguardo alla proposta di riforma sull’immigrazione presentata al
Congresso degli Stati Uniti. Il comunicato è stato emesso al termine di una riunione
a San Bernardino, in California, per definire la posizione della Chiesa dopo il recente
blocco del provvedimento, imposto al Senato dalla destra repubblicana. La proposta,
che avrebbe dato la possibilità di regolarizzazione a 12 milioni di clandestini, conteneva
norme sui programmi di lavoro temporaneo e, con un sistema a punti, collegava all’istruzione
e alla professionalità dell’immigrato la possibilità di rimanere negli Stati Uniti.
Prevedeva inoltre un potenziamento delle misure di controllo sulla popolazione basato
sull’ampliamento delle forze di polizia di frontiera lungo il confine con il Messico
e su un raffinato sistema elettronico. Nel comunicato i due organismi episcopali esortano
in primo luogo il Senato americano ad approvare al più presto “una riforma migratoria
integrale e giusta", dato che il problema "colpisce la dignità, i diritti e la vita
degli esseri umani". Ricordano altresì che gli emigranti "continuano a subire sfruttamento,
abuso e perfino la morte, nel tentativo di trovare lavoro e di provvedere al mantenimento
delle loro famiglie". Per questo – affermano - la giustizia impone il rifiuto di uno
status quo immorale e l’adozione di una riforma dell’immigrazione umana. I vescovi
esortano anche il governo messicano "ad adottare riforme economiche che creino posti
di lavoro” e garantiscano salari equi per evitare che i cittadini messicani abbiano
come uniche opzioni la povertà o quella di “intraprendere la strada pericolosa e costosa
verso gli Stati Uniti”. "I nostri due governi - continua il comunicato - devono collaborare
per mettere fine alla sofferenza che colpisce gli emigranti nei nostri due Paesi".
I vescovi messicani e statunitensi concludono ricordando che la Chiesa continuerà
il suo impegno in difesa dei diritti degli emigranti in entrambi i Paesi. (Comunicato
congiunto – ZENGARINI)