2007-06-20 15:04:14

Giornata del rifugiato: aumentano i profughi nel mondo. Sono 10 milioni


Le persone allontanate dalla propria terra necessitano di rifugio e di tutela giuridica. E’ l’appello del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, che nel suo messaggio, in occasione dell’odierna Giornata mondiale del rifugiato, ha lamentato come nei Paesi più ricchi l’inasprimento delle politiche in materia di immigrazione trascuri la sofferenza di tante persone. Intanto oggi nel corso di una conferenza a Roma l’ACNUR, l’agenzia dell’ONU per i rifugiati, ha puntato il dito contro l’intolleranza che spesso accoglie il rifugiato. Eugenio Bonanata:RealAudioMP3


Iraq e Afghanistan, ma anche Sudan e Somalia. Partono da qui le storie drammatiche dei circa 10 milioni di rifugiati nel mondo. Persone che, spinte da guerre, povertà e calamità naturali, lasciano case ed affetti nella speranza di una vita migliore. E sono proprio loro i protagonisti di questa giornata e di questa conferenza che, alla presenza di esponenti di governo e della società civile, ha presentato testimonianze di diversi richiedenti asilo. Si è parlato soprattutto di intolleranza. Perché oggi, sull’onda delle preoccupazioni sulla sicurezza, nelle società più sviluppate i rifugiati sono spesso vittime di sentimenti ostili, che talvolta degenerano in razzismo e xenofobia. Oltre all’intolleranza che li ha costretti alla fuga, i rifugiati si trovano dunque ad affrontare nuove forme di esclusione: in questo quadro è ancora più difficile parlare di integrazione. Si tratta di persone che non hanno scelto queste condizioni e che - ricorda il numero uno del Palazzo di Vetro, Ban Ki-moon – devono essere aiutate. Anche il messaggio dell’ACNUR è forte: “l’intolleranza ti isola”, questo infatti il titolo della campagna di sensibilizzazione lanciata durante l’incontro che ha visto anche l’assegnazione della prima edizione del premio “Per Mare. Al coraggio di chi salva vite umane”. Si tratta di un premio in denaro destinato agli equipaggi di tre motopescherecci che nel 2006 hanno messo a repentaglio la propria vita per soccorrere migranti vittime di naufragi.







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