Un nuovo Documento sulla pastorale della strada: intervista con l'arcivescovo Aghostino
Marchetto, segretario del Pontigficio Consiglio per i migranti
Questa mattina nella Sala Stampa della Santa Sede è stato presentato dal Pontificio
Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti il Documento ‘Orientamenti
per la Pastorale della Strada’. Erano presento il cardinale Renato Raffaele Martino
e l’arcivescovo Agostino Marchetto, rispettivamente presidente e segretario del Dicastero.
Il testo si struttura in quattro parti ben distinte, in considerazione
della specificità e dell’ampiezza delle problematiche legate al luogo della strada
come ambito pastorale: la prima parte è dedicata alla Pastorale per gli utenti
della strada (automobilisti, camionisti, ecc.) e della ferrovia, a quanti lavorano
nei vari servizi ad essi collegati. In questa sezione gli Orientamenti presentano
il fenomeno della mobilità umana limitatamente alla strada, che sollecita l’attenzione
e la carità pastorale della Chiesa. Essi offrono pure indicazioni e suggerimenti per
risolvere i problemi relativi alla sicurezza stradale, cioè ai gravi incidenti che
provocano numerosissimi morti e feriti. La seconda parte si riferisce alla
Pastorale per la liberazione delle donne di strada. Queste vivono della e nella strada.
La prostituzione è una forma di schiavitù che può colpire anche uomini e bambini.
Lo sfruttamento sessuale e la prostituzione legata al traffico di esseri umani sono
atti di violenza, che costituiscono un’offesa alla dignità umana e una grave violazione
dei diritti fondamentali. La terza parte riguarda la Pastorale per i ragazzi
di strada. Senza dubbio questi costituiscono una delle sfide più inquietanti, sia
per la Chiesa sia che per la società civile. Si tratta di un fenomeno di insospettata
ampiezza: un popolo, in crescita , che già conta circa 100 milioni di ragazzi. La
quarta parte è dedicata alla Pastorale dei senza fissa dimora (clochard). Questi
vivono e dormono sulle strade o sotto i ponti e rappresentano uno dei tanti volti
della povertà nel mondo contemporaneo. La Chiesa, con la sua scelta preferenziale
per i poveri e i bisognosi, stimola i fedeli ad accompagnare e servire queste persone,
qualunque sia la situazione morale o personale nella quale esse si trovino.
Per
un approfondimento del Documento abbiamo intervistato l’arcivescovo Agostino Marchetto:
D. - Eccellenza, vuole parlarcene brevemente?
R. - Il Documento nasce
dalla sollecitudine della Chiesa per gli utenti della strada e della ferrovia, per
chi vive della e sulla strada, vale a dire le donne e i ragazzi della strada, e i
senza fissa dimora (clochard), in linea con le esigenze di una realtà pastorale particolare
e specifica, inserita nello slancio missionario della Chiesa. Obiettivo del Documento
è stimolare l’azione pastorale in tutte le realtà ecclesiali nel mondo della strada
e incoraggiare le Conferenze Episcopali in cui essa è strutturata, aiutando ad organizzarsi,
sia pur poveramente, quelle dove ancora essa non esiste. Gli Orientamenti sono il
frutto di una lunga opera di ascolto, di ponderazione e di discernimento, che ha condotto
a uno studio attento e profondo, con partecipazione di Vescovi, Membri e Consultori
del nostro Dicastero, oltre che periti. Sono state interpellate, inoltre, istanze
ecclesiali non direttamente coinvolte in questo tipo di pastorale, in modo tale da
situarla adeguatamente nella più ampia cornice della missione universale della Chiesa.
Spetterà dunque, alle Chiese locali adeguare criteri, indicazioni e suggerimenti contenuti
nel Documento alle situazioni concrete di luogo e di tempo.
D. - Eccellenza,
Lei ha menzionato problemi relativi alla sicurezza stradale, cioè gli incidenti. Può
darci in poche parole qualche cifra a questo riguardo?
R. - L’obiettivo di
molte istituzioni, e anche nostro, è sempre quello di combattere la condotta aggressiva
dell’automobilista, nell’intento di scoraggiare una guida aggressiva ed incoraggiare
invece la cortesia e il rispetto per gli altri utenti della strada, e dunque diminuire
gli incidenti e il numero di morti e feriti. Riguardo alle cifre degli incidenti stradali,
ogni anno muoiono nel mondo più di 1.200.000 persone, mentre dobbiamo contare 50 milioni
di feriti. Solo nell’Unione Europea, sono 40.000 i morti e 1.700.000 i feriti ogni
anno. In Italia, si contano 8.000 morti e 300.000 feriti. È da sottolineare poi il
fatto che il 90% di questi incidenti è dovuto al fattore umano. Nel confrontarsi con
questi problemi, le istituzioni civili ed ecclesiali devono compiere un migliore coordinamento
di energie e risorse nella promozione della dignità dell’uomo, anche in quanto utente
della strada. È importante, cioè, sviluppare un piano educativo insieme alle organizzazioni
responsabili della sicurezza stradale con lo scopo di diminuire il triste dramma segnalato
e le orripilanti cifre ricordate.
D. - Quali frutti si augura per questo
Documento?
R. - Auspico che le indicazioni e i suggerimenti contenuti in questi
Orientamenti possano confortare e incoraggiare tutti quelli che già si dedicano direttamente
o indirettamente alla Pastorale della Strada, e dirigere nuove forze al servizio
di questa pastorale specifica. La Chiesa ha dunque una parola da dire, qualcosa di
proprio da offrire, nella linea del Buon Samaritano, anche al mondo della mobilità
umana, ed essa si impegna perché non vi manchino aiuto, solidarietà e sostegno spirituale.
NB: L’intervista è pure disponibile sul netia, sotto user Peduto, in francese,
inglese, tedesco, spagnolo e portoghese.