Nuova strage a Baghdad. Unhcr: 10 milioni i rifugiati iracheni
Strage in Iraq. Oltre 78 morti e 150 feriti per un camion bomba esploso davanti la
moschea sciita di al-Kholani a Baghdad. Violenze anche a Nassiriya e mentre prosegue
nell’area di Baquba l’operazione per debellare i terroristi di Al Qaeda, l’Alto Commissariato
ONU per i Rifugiati denuncia che sono quasi 10 milioni i rifugiati iracheni. Massimiliano
Menichetti:
Un camion
lasciato in sosta davanti una moschea nel quartiere centrale di Sinak. All’improvviso
l’esplosione e Baghdad piomba ancora una volta l’orrore quotidiano. Oltre 78 morti
quasi 200 feriti, ma i bilanci non coincidono ancora. E’ l'ennesima rappresaglia tra
estremisti sciiti e sunniti, ulteriormente precipitata dopo l’attacco dinamitardo
della settimana scorsa contro il mausoleo di al-Askari a Samarra. A segnare il clima
di terrore anche la morte, sempre a Baghdad, di un soldato americano ucciso nell'attacco
sferrato contro la sua pattuglia da un comando di armati e i colpi di mortaio caduti
nella cosiddetta “Zona Verde” dove hanno sede tra l’altro gli uffici del Governo.
A Nassiryia le cose non cambiano: qui 35 i morti oltre 120 i feriti per i combattimenti,
in corso da domenica, tra la polizia irachena e i guerriglieri dell'imam radicale
sciita Moqtada al-Sadr. Intanto è in corso l’operazione congiunta irachena americana
nella regione di Baquba per sconfiggere i miliziani di Al Qaida: 10 mila i soldati
impegnati. Un quadro a tinte scure quello iracheno, talmente grave che il Fund for
Peace colloca il Paese al secondo posto per violenze, il primato spetta al Sudan;
mentre l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati stima che il numero
dei rifugiati iracheni abbia raggiunto la cifra di 10 milioni di persone.