Sulle orme di S. Francesco pellegrino di pace. Il Papa ad Assisi lancia un nuovo appello
per la riconciliazione in Medio Oriente
Si è concluso ieri sera con uno straordinario affettuoso abbraccio tra il Papa e i
giovani, la visita pastorale di Benedetto XVI ad Assisi. Una giornata trascorsa lungo
le tappe della vita di San Francesco e Santa Chiara e che ha avuto come tema centrale
quello della conversione. “Va’, Francesco, ripara la mia casa...”: la missione affidata
al Santo dal Crocifisso di San Damiano è divenuto, nel corso di tutti gli incontri
avuti dal Santo Padre, il punto centrale di questa breve ma intensa visita pastorale.
E in mattinata, all’Angelus, Benedetto XVI aveva lanciato un nuovo accorato appello
per la pace in Medio Oriente. Il servizio del nostro inviato Stefano Leszczynski:
Assisi si
riconferma, dunque, centro della fratellanza mondiale, elevata a questo ruolo nell’ottobre
del 1986, quando Giovanni Paolo II vi convocò i leader religiosi di tutto il mondo
per la Giornata Mondiale della preghiera per la pace. Alla luce di tutto questo, quale
valore assume il nuovo appello alla riconciliazione lanciato ieri da Benedetto XVI?
Il nostro inviato, Stefano Leszczynski, lo ha chiesto a mons. Vincenzo Paglia, vescovo
di Terni-Amelia, presente ieri ad Assisi: