Hamas, dunque, vuole tornare al tavolo delle trattative con Al Fatah, dopo giorni
di sangue nella Striscia di Gaza, con 116 morti e 550 feriti – così come riferisce
la Croce Rossa Internazionale. E se da una parte Haniye respinge con forza la nomina
del moderato Fayyad a nuovo premier – bollata come un colpo di Stato – dall’altra
ribadisce la volontà di rispettare gli accordi con Israele. E mentre la comunità internazionale
si schiera dalla parte del presidente Abu Mazen, la Lega Araba, dal Cairo, chiede
alle due fazioni rivali di tornare a rispettare l'accordo de La Mecca che diede vita
al governo di unità nazionale. Graziano Motta:
Ma perché
il movimento fondamentalista di Hamas ha scelto la via del confronto armato per imporsi
all'interno della realtà palestinese? Giancarlo La Vella lo ha chiesto ad Ugo Tramballi,
esperto di Medio Oriente del Sole 24 Ore: