Ad Assisi cresce l'attesa per la prossima visita pastorale, che Benedetto XVI compirà
domenica prossima nella città francescana
E’ tutto pronto ad Assisi per ricevere Benedetto XVI, che domenica prossima giungerà
per la sua prima visita pastorale nella città di San Francesco e Santa Chiara. Dopo
aver celebrato la messa nel Piazzale della Basilica Inferiore di San Francesco ed
aver guidato la preghiera dell’Angelus, il Papa visiterà in privato la tomba del Poverello,
accompagnato dal padre Vincenzo Coli, Custode del Sacro Convento. Stefano
Leszczynski lo ha intervistato:
R. -
C’è una grande attesa a tutti i livelli e certamente più sentita a livello ecclesiale,
e più ancora in ambito francescano perché, tra l’altro, quest’anno stiamo celebrando
il Capitolo generale ordinario dell’Ordine dei Frati minori conventuali.
D.
- Il Papa visiterà e sosterà in preghiera sulla tomba di San Francesco, sarà proprio
lei ad accompagnarlo…
R. - Quelle emozioni sono sempre
grandi quando si tratta di accompagnare un Pontefice giù, nella cripta. Poi, ho già
vissuto l’esperienza con Giovanni Paolo II per cui una certa preparazione spero di
averla, ma credo pure che siano cose irripetibili e dunque ogni volta si tratta di
un’esperienza tutta particolare: e questo anche perché, come Francescani, pensiamo
al grande amore che Francesco ha avuto per il Sommo Pontefice e per la Chiesa.
D.
- Questa visita avrà anche un momento culminante nell’incontro con i giovani ad Assisi.
Assisi è un centro molto importante: simbolo di pace, simbolo di dialogo…
R.
- Io penso che un incontro con il Santo Padre e i giovani sia sempre molto significativo,
lo testimoniano ad esempio le Giornate mondiali della gioventù. Ma credo che, fatto
in Assisi, questo incontro acquisti un valore tutto particolare, perché anche chi
viene qui senza motivi di fede, per esempio i laici più sensibili, dice di sentire
in qualche modo “parlare le pietre”. Io immagino che il Santo Padre richiamerà ad
essere come Francesco e capaci di decidersi per Cristo. Questo lo può dire in tutte
le parti del mondo, ma detto qui acquisterà sicuramente una risonanza tutta particolare.
Questa è un po’ la mia esperienza e la mia convinzione profonda.
D.
- Assume un significato particolare proprio per la conversione…
R.
- In Assisi, il messaggio di Francesco sembra avere, secondo l’esperienza tanto dei
credenti quanto dei non credenti, delle risonanze tutte particolari, sia nella mente,
sia nel cuore delle persone che si avvicinano a questo grande uomo, a questo grande
Santo.
D. - Benedetto XVI arriva da Papa ma ha già
dimostrato in passato una forte vicinanza con Assisi…
R.
- Io ho incontrato diverse volte il Papa come cardinale già negli anni ’80, ma poi
anche ultimamente quando è venuto per la celebrazione della festa di Santa Chiara.
Evidentemente, il Papa ha sempre dimostrato un particolare riguardo sia per Chiara
come per Francesco, perché si tratta di due persone che hanno voluto vivere l’invito
di Cristo fino in fondo, spendendo tutte le loro energie e con l’ardire di vivere
il Vangelo come nessun altro. Credo che ciò sia importante per noi e per l’esperienza
che il Santo Padre ha fatto allora. La visita sarà un motivo per rinnovare quella
esperienza e prendere spunto per invitare sia uomini che donne, soprattutto i giovani,
a guardare a San Francesco e Santa Chiara come a punti di riferimento per dare un
senso più bello e più profondo alla propria esistenza.