Iniziata la visita a Roma dell'arcivescovo di Nuova Giustiniana e Tutta Cipro Chrysostomos
II: sabato l'incontro con il Papa con la firma di una Dichiarazione Comune
Ha avuto inizio nella tarda mattinata di oggi la visita a Roma di Sua Beatitudine
Chrysostomos II, arcivescovo ortodosso di Nuova Giustiniana e Tutta Cipro. L’arcivescovo
è stato accolto all’aeroporto Leonardo da Vinci di Roma con il cerimoniale di Stato
vaticano. Ad attenderlo, fra gli altri, il presidente del Pontificio Consiglio per
la promozione dell’unità dei cristiani, cardinale Walter Kasper. Nei giorni della
sua permanenza Chrysostomos II visiterà le quattro Basiliche Papali dell’Urbe, la
Basilica di San Clemente, dove renderà omaggio alla tomba di San Cirillo, e quella
di Santa Maria in Trastevere, in cui parteciperà alla preghiera dei Vespri con la
Comunità di Sant’Egidio. Culmine della visita a Roma di Sua Beatitudine è l’incontro
con Benedetto XVI, sabato 16 giugno alle 11.00, incontro che prevede la firma di una
Dichiarazione Comune. La Chiesa di Cipro risale ai tempi degli Apostoli e conserva
integra la successione apostolica; si considera suo fondatore l’apostolo Barnaba che
nell’isola compì due viaggi missionari. Giovanni Peduto ha chiesto al cardinale
Walter Kasper l’importanza di questa visita e la risonanza che può avere sul piano
ecumenico:
R. –
La Chiesa di Cipro è una Chiesa di successione apostolica. E’ una vecchia Chiesa.
Questo è importante. Già l’apostolo Paolo e poi Barnaba hanno predicato su quest’isola.
Il secondo punto è che questa Chiesa è un ponte tra Oriente ed Occidente e il nuovo
arcivescovo vuole essere mediatore tra Occidente ed Oriente. Quindi, questa visita
è molto importante per noi, essendo un ulteriore passo verso il riavvicinamento con
le Chiese ortodosse.
D. – Può avere questa visita
anche un influsso positivo nei rapporti tra le due comunità, turca e greca, a Cipro?
R.
– Questa certamente è una grande preoccupazione dell’arcivescovo, perchè l’isola è
divisa. Lui parlerà probabilmente di questo e chiederà il supporto della Santa Sede
soprattutto per opporsi alle distruzioni dei monumenti storici, delle Chiese e dei
monasteri nel nord dell’isola.
D. – Possiamo dire
quindi che questa visita sia un ulteriore tassello nell’ansia ecumenica di Benedetto
XVI?
R. – Questo è certamente vero e l’arcivescovo
era già presente ai funerali di Giovanni Paolo II e all’intronizzazione di Benedetto
XVI. Aprirà certamente la strada ad ulteriori contatti.