Svolta in Rwanda: il Parlamento approva l'abolizione della pena di morte
Un Paese in meno tra i 68 che utilizzano la pena di morte: è il Ruanda, teatro del
terribile genocidio del 1994. Il Parlamento infatti ha approvato venerdì una legge
che abolisce le esecuzioni capitali, già sospese da 9 anni, e che entrerà in vigore
a fine luglio. Il Paese africano ha inoltre deciso di essere tra i presentatori della
Risoluzione sulla moratoria all’Onu, cui stanno lavorando Italia e Germania. La riforma
giuridica in atto dunque, non solo permetterà il rimpatrio dei responsabili dei massacri
di hutu e tutsi, ma assume un significato umanitario forte, come spiega Riccardo Noury
portavoce di Amnesty international Italia al microfono di Gabriella Ceraso