Libano: in vigore il Tribunale sull'assassinio Hariri. Violenze sul terreno
Dopo la risoluzione approvata dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu il 30 maggio scorso,
è entrata ieri in vigore la Convenzione per la costituzione del tribunale speciale
sull’uccisione dell’ex premier libanese Rafic Hariri, assassinato a Beirut il 14 febbraio
2005. Si parla di un forte coinvolgimento nell’attentato della Siria. Ma come è percepita
l’alta corte dalle autorità di Damasco? Eliana Astorri lo ha chiesto ad Antonio Ferrari,
inviato speciale ed analista del Corriere della Sera:
E in Libano
è di almeno 17 morti il bilancio degli ultimi scontri tra le truppe di Beirut e i
militanti di Fatah al-Islam nel campo profughi palestinesi di Nahr al-Bared. E anche
nella Striscia di Gaza continuano le violenze interpalestinesi. Almeno tre miliziani
sono stati uccisi e decine feriti, negli scontri tra Hamas e Al Fatah. Intanto, una
giornata di preghiera per la pace in Terra Santa, Iraq e Libano è stata promossa ieri
da due siti internet palestinesi cattolici, affinché il Cristianesimo orientale non
muoia. In particolare è stato ricordato don Ganni, ucciso la settimana scorsa insieme
a tre diaconi in Iraq. Sull’iniziativa Laure Stephan ha sentito Charlie Abou Saada,
coordinatore del centro ecumenico giovanile sorto a Betlemme: