Pace in Medio Oriente, situazione dei cristiani in Iraq e l'Africa, al centro del
primo incontro tra Benedetto XVI e George Bush
La situazione dei cristiani in Iraq, la condizione dell’Africa, in particolare in
Darfur, e la pace in Medio Oriente: questi i grandi temi al centro del colloquio tra
il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, e il Papa, in Vaticano. Si tratta
della prima visita di Bush a Benedetto XVI. Ce ne parla Alessandro Gisotti:
Nei
“cordiali colloqui” tra Benedetto XVI e il presidente americano, informa una nota
della Sala Stampa della Santa Sede, “sono stati passati in rassegna i principali temi
di politica internazionale” con un’attenzione particolare, “per quanto riguarda il
Medio Oriente”, “sulla questione israelo-palestinese, sul Libano, sulla preoccupante
situazione in Iraq e sulle critiche condizioni in cui si trovano le comunità cristiane”.
Da parte della Santa Sede, prosegue il comunicato, “si è auspicata, ancora una volta,
una soluzione "regionale" e "negoziata" dei conflitti e delle crisi che travagliano
la regione”. Nell’incontro, “si è dedicata attenzione all’Africa e al suo sviluppo,
con riferimento anche al Darfur, non mancando inoltre uno scambio di opinioni sull’America
Latina”. Infine, si sono esaminate “le questione morali e religiose odierne, tra cui
quelle relative ai diritti umani e alla libertà religiosa, la difesa e la promozione
della vita, il matrimonio e la famiglia, l’educazione delle nuove generazioni, lo
sviluppo sostenibile”. Venendo alla cronaca dell’avvenimento, il corteo
presidenziale è giunto alle ore 11,03 nel cortile di San Damaso, tra imponenti misure
di sicurezza. Ad accogliere Bush e la moglie Laura, il prefetto della Casa
Pontificia, mons. James Michael Harvey, che ha accompagnato il presidente
e la First Lady alla Sala della Biblioteca del Palazzo Apostolico, dove il Pontefice
ha avuto un colloquio con il presidente, in forma strettamente privata. Il
vertice del G8 è stato un “successo”: è quanto affermato dal presidente americano
in risposta ad una domanda del Papa che, appena incontrato Bush, gli ha chiesto notizie
sull’esito del summit in Germania tra le Grandi Potenze. Prima dell’inizio del colloquio,
a porte chiuse, Benedetto XVI si è anche soffermato con Bush sugli aiuti all’Africa,
tema anch’esso in agenda al G8 di Heiligendamm. Il colloquio tra Bush e Benedetto
XVI è durato oltre mezz’ora, alla fine del quale si è svolto il tradizionale scambio
dei doni: Benedetto XVI ha donato al presidente Bush una stampa che raffigura
la Basilica di San Pietro nel diciassettesimo secolo. Dal canto suo, il presidente
degli Stati Uniti ha ricambiato con un bastone bianco con incisi i dieci comandamenti
in diversi colori. Il presidente americano ha avuto anche un lungo colloquio,
di circa quaranta minuti, con il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone.
La giornata di George W. Bush a Roma si caratterizza
per un’agenda fitta di appuntamenti di carattere istituzionale. Prima dell’incontro
in Vaticano, George W. Bush si è recato al Quirinale per incontrare il presidente
della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, che ha ribadito l’importanza della
NATO per l’Italia. Dopo il colloquio con il Pontefice, il presidente ha ricevuto i
vertici della Comunità di Sant’Egidio nella sede dell’ambasciata statunitense, dove
si è parlato di aiuti umanitari all’Africa. Bush è ora a Palazzo Chigi per una colazione
di lavoro con il presidente del Consiglio italiano, Romano Prodi. Stasera, infine,
il presidente americano incontrerà l'ex premier Silvio Berlusconi, a Villa
Taverna, residenza dell’ambasciatore statunitense.
La visita di Bush
viene accompagnata da numerose manifestazioni pacifiste, in particolare nella capitale.
Un sit in si svolgerà, a partire dalle alle ore 17 in piazza del Popolo. Alle 16,
30 è prevista, invece, la partenza di un corteo contro la guerra in Iraq, da piazza
della Repubblica.Purtroppo, si registrano anche alcuni atti inqualificabili:
la lapide che ricorda l'uccisione di Aldo Moro, in via Fani a Roma, è stata profanata
nella notte con la scritta: “Bush uguale Moro”. E sempre a Roma, nella notte, una
bottiglia incendiaria è stata lanciata contro la vetrina di un negozio Blockbuster,
la catena americana per il noleggio di film.