2007-06-09 15:17:50

Intervista con il cardinale Bertone sulla situazione dei cristiani in Iraq e sul G8


Bisogna evitare che in Iraq i cristiani vengano isolati o siano costretti a lasciare il Paese: lo ha detto ieri il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone a margine del suo intervento a Roma alla cerimonia di commemorazione della figura del cardinale Ercole Consalvi. Rispondendo alle domande dei giornalisti, il porporato si è anche espresso positivamente sulle decisioni prese dal G8 a favore dell’Africa. Il servizio di Tiziana Campisi: RealAudioMP3


Preoccupa la situazione dei cristiani in Iraq, ma in particolare - ha detto il cardinale Bertone - si teme il loro isolamento:

 
R. - “Il problema cruciale è il tentativo di ghettizzare le comunità cristiane, un tentativo cui bisogna opporsi con tutte le forze, perché nella tradizione della convivenza dei Paesi del Medio Oriente, come in Giordania, come in Libano ed anche in Iraq, la convivenza tra musulmani e cristiani è stata una convivenza pacifica nel medesimo territorio, nei medesimi quartieri. Questo mettere alle corde le comunità cristiane è peggio che costringerle a lasciare l’Iraq, che è un tentativo che non dovrebbe riuscire e a cui tutti dovrebbero opporsi”.

 
E a proposito dei problemi che riguardano l’Africa, così si è espresso il cardinale Bertone:

 
R. - “Ho saputo che il G8 ha dato aiuti non solo per combattere l’AIDS, che certamente è uno dei problemi più rilevanti. L’AIDS, in qualche modo, assorbe, la maggior parte delle risorse. E questo non va bene, perché non c’è solo l’AIDS, ad esempio c’è anche la tubercolosi che sta riprendendo la sua azione devastatrice, non solo nei Paesi dell’Africa, ma anche in altri Paesi. L’attenzione, però, all’Africa era certamente un punto che aveva sottolineato il Papa nella lettera al cancelliere Angela Merkel ed anche nel discorso all’udienza generale. E’ importante che i grandi del G8 - che adesso sarà G13 - prendano nota e si impegnino a favore di queste emergenze, soprattutto di quelle che toccano l’Africa. Nel G13 ormai campeggiano anche l’India, il Brasile, il Messico, la Cina, grandi Paesi emergenti che entrano ormai nel concerto del dialogo internazionale dei Paesi più sviluppati”.







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