Messaggio di Benedetto XVI per il centenario di Odoardo Focherini, il giovane giornalista
italiano che salvò moltissimi ebrei dalla Shoah
“Un’indimenticabile figura di sposo cristiano, il cui virtuoso esempio continua a
parlare alla Chiesa di oggi”. Sono le parole dedicate da Benedetto XVI al ricordo
dell’italiano Odoardo Focherini, uno dei tanti eroi antinazisti che durante la Seconda
Guerra mondiale spesero la vita, e in molti casi la sacrificarono, per salvare gli
ebrei dall’Olocausto. Il Messaggio del Papa, a firma del cardinale Bertone, indirizzato
alla diocesi modenese di Carpi, ha voluto celebrare i cento anni dalla nascita di
Focherini, per il quale è in corso la Causa di Beatificazione. Il servizio di Alessandro
De Carolis:
Marito,
padre di sette figli, giornalista. Ma soprattutto un uomo coraggioso in un tempo in
cui osare in nome di un ideale poteva portare alla morte. E’ il marzo del 1944 quando
Odoardo Focherini si reca all’ospedale “Ramazzini” di Carpi per una delle sue delicate
missioni clandestine. Nell’ospedale è ricoverato un ebreo e bisogna organizzarne la
fuga. Sono già un paio d’anni che Focherini, amministratore del quotidiano “L’Avvenire
d’Italia” e Cavaliere di San Silvestro nel 1937 per volontà di Pio XI, organizza gli
espatri di ebrei verso la Svizzera e i contatti con i soldati al fronte o dispersi,
con l’appoggio della Curia vescovile di Modena e Carpi ma anche della sua stessa casa
di Mirandola, nel modenese. Ma quel giorno, all’ospedale di Carpi, qualcosa non va
per il verso giusto. Focherini è scoperto e arrestato. Dopo aver messo in salvo più
di 100 ebrei dalle maglie naziste è lui a doverne subire la disumana crudeltà. Il
5 luglio 1944 venne trasferito al campo di concentramento di Fossoli, nei pressi di
Carpi, poi spostato al campo di Gries vicino Bolzano e infine al campo di concentramento
di Hersbruck, uno dei 74 sottocampi di Flossenburg, nella Baviera orientale. Focherini
vi muore il giorno della vigilia di Natale del 1944. Ha solo 37 anni. Nel ricordarne
i cento anni dalla nascita, avvenuta il 6 giugno 1907, Benedetto XVI ha auspicato
che questa “significativa ricorrenza contribuisca a richiamare il luminoso messaggio
e l’intrepida testimonianza evangelica di un laico così generoso che ad imitazione
di Cristo si prodigò incessantemente per la salvezza dei fratelli”. Nel 1998, si è
concluso il processo diocesano per la Causa di Beatificazione e gli atti sono ora
al vaglio della Congregazione per le Cause dei Santi. Nel 1969, era stato riconosciuto
“Giusto tra le Nazioni” dallo Stato d’Israele”. E domani, Focherini sarà ricordato
nella sua Carpi durante una Messa alla presenza del cardinale Francis Arinze, prefetto
della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.