E’ l’amore universale di Cristo la fonte di ogni attività caritativa: così, il Papa
nell’udienza ai partecipanti alla 18.ma assemblea generale della Caritas Internationalis,
in corso in Vaticano
Il concetto autentico di caritas ci porta nel cuore della Cristianità, “nel cuore
di Cristo”: è la riflessione di Benedetto XVI offerta stamani ai partecipanti alla
18.ma assemblea generale di Caritas Internationalis, ricevuti in Vaticano. Nel suo
discorso, tutto incentrato sulla centralità dell’amore di Cristo quale fondamento
di ogni attività caritativa, il Papa ha rivolto un pensiero particolare al cardinale
Oscar Rodríguez Maradiaga, eletto martedì scorso presidente di Caritas Internationalis.
All’udienza ha preso parte anche il presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”,
l’arcivescovo Paul Josef Cordes. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Nell’impegno
delle organizzazioni come Caritas Internationalis “vediamo i frutti dell’amore di
Cristo”. E’ quanto sottolineato da Benedetto XVI, che ha ribadito come il compito
principale dell’ente caritativo sia di assistere la Chiesa nella sua missione di diffusione
dell’amore di Dio. Per questo, ha spiegato, l’opera di Caritas Internationalis non
è solamente un “lavoro a nome della Chiesa, ma è parte stessa della Chiesa”. Si è
così soffermato sul significato profondo dell’amore cristiano, che sempre deve guidare
le attività di Caritas Internationalis:
Every act
of charity should by inspired… “Ogni atto di carità – ha avvertito Benedetto
XVI – deve essere ispirato da una esperienza personale di fede che ci guidi alla scoperta
dell’amore di Dio”. Chi lavora in Caritas, ha proseguito, deve essere “testimone”
di questo amore “dinnanzi al mondo”. Ha così ricordato che la “carità cristiana eccede
la capacità naturale dell’amore”. Come rivela San Paolo, è infatti una “virtù teologica”.
E’ allora necessario “situare l’assistenza umanitaria nel contesto di una personale
esperienza di fede, che diviene così parte del dono offerto ai bisognosi”.
Only
when charitable activity takes the form… “Solo quando l’attività caritatevole”
si conforma al dono di sè cristiano, è stato il suo richiamo, diventa un gesto davvero
degno dell’essere umano, creato ad immagine e somiglianza di Dio. Vivere la carità,
ha detto ancora, ci fa crescere in santità, sull’esempio di tanti “servitori dei poveri,
che la Chiesa ha elevato all’onore degli altari”. Quindi, ha rivolto il pensiero all’universalità
dell’amore cristiano:
God’s love is offered to everyone… “L’amore
di Dio – ha detto – è offerto ad ognuno”, per questo la carità della Chiesa è “uno
scopo universale e deve includere un impegno alla giustizia sociale”. Tuttavia, ha
proseguito, “cambiare le strutture ingiuste non è sufficiente a garantire la felicità
della persona umana”. Ribadendo poi quanto affermato nel suo viaggio apostolico in
Brasile, ha sottolineato che la politica “non è di immediata competenza della Chiesa”.
Her
mission is to promote the integral development… “La sua missione – ha affermato
– è di promuovere lo sviluppo integrale della persona umana”. Per questo, “le grandi
sfide che deve affrontare il mondo di oggi” dalla globalizzazione all’ingiustizia
sociale “non possono essere confrontate e superate” a meno che “l’attenzione sia focalizzata
sui più profondi bisogni della persona umana: la promozione della sua dignità” e in
definitiva “la salvezza eterna”. Il Pontefice non ha mancato di lodare l’attività
svolta dalle oltre 150 organizzazioni nazionali che formano la Caritas Internationalis.
Ha così incoraggiato gli operatori di Caritas a perseverare “nella speciale missione
di diffondere l’amore di Cristo”, affinché “tutti possano avere la vita in abbondanza”.