Duplice attentato nel sud dell’Iraq: almeno 15 vittime. Mons. Najim parla dei cristiani
in Iraq
Allarme sicurezza in Iraq. Poco fa un duplice attentato nel sud del Paese ha provocato
almeno 15 vittime e una trentina di feriti. Sale quindi il numero dei civili uccisi
nelle violenze. Perdite anche tra i militari. Il servizio di Giada Aquilino:
Intanto resta
nelle mani dei rapitori, padre Hani Abdel Ahad, il sacerdote caldeo, sequestrato mercoledì
a Baghdad. Sono stati, invece, rilasciati i cinque ragazzi che erano stati rapiti
con lui. L’episodio è stato deplorato dalla Lega Araba, che attraverso il suo segretario,
Amr Mussa, ha messo in guardia contro gli atti che mirano a '”consacrare la divisione
etnica in Iraq”. Sulla difficile situazione che stanno vivendo i cristiani nel Paese
del Golfo, abbiamo raccolto il commento di Mons. Philip Najeem, procuratore apostolico
per i caldei:
L’esodo dei
cristiani dall’Iraq continua dunque per le drammatiche condizioni di vita cui sono
costretti. La comunità cristiana irachena si è infatti ridotta da oltre mezzo milione
di persone, nel 2003, a poco più di 250mila. Oggi, un discusso progetto politico prevede
la creazione di un’area autonoma nella Piana di Ninive dove concentrare quel che rimane
della comunità cristiana irachena. Il commento di don Fabio Corazzina, coordinatore
nazionale di Pax Christi, intervistato da Stefano Leszczynski.