L’eucaristia centro della vita dell’uomo in un mondo inaridito da sistemi ideologici
ed economici che mortificano la vita. Così il Papa nella solennità del Corpus Domini
L’Eucaristia è per ogni generazione cristiana l’indispensabile nutrimento nel deserto
di questo mondo inaridito da sistemi ideologici ed economici che mortificano la vita.
E’ quanto ha detto il Papa questo pomeriggio durante la messa per l’odierna solennità
del Santissimo Corpo e Sangue di Gesù. Benedetto XVI ha presieduto la tradizionale
celebrazione eucaristica sul sagrato della Basilica di San Giovanni in Laterano ed
ha poi raggiunto in processione la Basilica di Santa Maria Maggiore. Il servizio di
Tiziana Campisi
Gesù è
il ‘pane della vita’, il cibo che sostiene nel cammino dell’umana esistenza e il Mistero
eucaristico “è il dono che Cristo fa di se stesso, rivelandoci l’amore infinito di
Dio per ogni uomo”. La solennità del Corpus Domini ci ricorda questo, e “proprio perché
si tratta di una realtà misteriosa che oltrepassa la nostra comprensione - ha sottolineato
il Papa - non dobbiamo meravigliarci se anche oggi molti fanno fatica ad accettare
la presenza reale di Cristo nell’Eucaristia”:
“Allora come adesso,
l’Eucaristia resta ‘segno di contraddizione’ e non può non esserlo, perché un Dio
che si fa carne e sacrifica se stesso per la vita del mondo pone in crisi la sapienza
degli uomini”.
Ma in questo mondo dominato dalla logica dell’avere
e dove trova più spazio la violenza l’Eucaristia resta il nutrimento vitale per i
cristiani: “Come la manna per il popolo d’Israele,
così per ogni generazione cristiana l’Eucaristia è l’indispensabile nutrimento che
la sostiene mentre attraversa il deserto di questo mondo, inaridito da sistemi ideologici
ed economici che non promuovono la vita, ma piuttosto la mortificano; un mondo dove
domina la logica del potere e dell’avere piuttosto che quella del servizio e dell’amore;
un mondo dove non di rado trionfa la cultura della violenza e della morte”.
Benedetto
XVI ha inoltre ricordato che ‘il dono dell’Eucaristia’, ricevuto dagli Apostoli nell’Ultima
Cena, è “destinato a tutti, al mondo intero”, e va “esposto apertamente, perché ognuno
possa incontrare ‘Gesù che passa’ … perché ognuno, ricevendolo, possa essere sanato
e rinnovato dalla forza del suo amore”. “L’Eucaristia - ha proseguito il Papa – è
una chiamata alla santità e al dono di sé ai fratelli, perché ‘la vocazione di ciascuno
di noi è quella di essere, insieme a Gesù, pane spezzato per la vita del mondo’”.
E l’adorazione eucaristica, ha detto ancora il Santo Padre, invita proprio a riflettere
“sul fatto che Cristo si è immolato per l’intera umanità”: “La
festa del Corpus Domini vuole rendere percepibile, nonostante la durezza del nostro
udito interiore, questo bussare del Signore. Gesù bussa alla porta del nostro cuore
e ci chiede di entrare non soltanto per lo spazio di un giorno, ma per sempre”.
E
la processione, nella solennità del Corpo e Sangue di Cristo, ha concluso Benedetto
XVI, è come immergere Gesù “nella quotidianità della nostra vita, perché Egli cammini
dove noi camminiamo, perché Egli viva dove noi viviamo”.