2007-06-07 20:36:15

L’eucaristia centro della vita dell’uomo in un mondo inaridito da sistemi ideologici ed economici che mortificano la vita. Così il Papa nella solennità del Corpus Domini


L’Eucaristia è per ogni generazione cristiana l’indispensabile nutrimento nel deserto di questo mondo inaridito da sistemi ideologici ed economici che mortificano la vita. E’ quanto ha detto il Papa questo pomeriggio durante la messa per l’odierna solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Gesù. Benedetto XVI ha presieduto la tradizionale celebrazione eucaristica sul sagrato della Basilica di San Giovanni in Laterano ed ha poi raggiunto in processione la Basilica di Santa Maria Maggiore. Il servizio di Tiziana Campisi RealAudioMP3

Gesù è il ‘pane della vita’, il cibo che sostiene nel cammino dell’umana esistenza e il Mistero eucaristico “è il dono che Cristo fa di se stesso, rivelandoci l’amore infinito di Dio per ogni uomo”. La solennità del Corpus Domini ci ricorda questo, e “proprio perché si tratta di una realtà misteriosa che oltrepassa la nostra comprensione - ha sottolineato il Papa - non dobbiamo meravigliarci se anche oggi molti fanno fatica ad accettare la presenza reale di Cristo nell’Eucaristia”:

“Allora come adesso, l’Eucaristia resta ‘segno di contraddizione’ e non può non esserlo, perché un Dio che si fa carne e sacrifica se stesso per la vita del mondo pone in crisi la sapienza degli uomini”.

Ma in questo mondo dominato dalla logica dell’avere e dove trova più spazio la violenza l’Eucaristia resta il nutrimento vitale per i cristiani:
 
“Come la manna per il popolo d’Israele, così per ogni generazione cristiana l’Eucaristia è l’indispensabile nutrimento che la sostiene mentre attraversa il deserto di questo mondo, inaridito da sistemi ideologici ed economici che non promuovono la vita, ma piuttosto la mortificano; un mondo dove domina la logica del potere e dell’avere piuttosto che quella del servizio e dell’amore; un mondo dove non di rado trionfa la cultura della violenza e della morte”.

Benedetto XVI ha inoltre ricordato che ‘il dono dell’Eucaristia’, ricevuto dagli Apostoli nell’Ultima Cena, è “destinato a tutti, al mondo intero”, e va “esposto apertamente, perché ognuno possa incontrare ‘Gesù che passa’ … perché ognuno, ricevendolo, possa essere sanato e rinnovato dalla forza del suo amore”. “L’Eucaristia - ha proseguito il Papa – è una chiamata alla santità e al dono di sé ai fratelli, perché ‘la vocazione di ciascuno di noi è quella di essere, insieme a Gesù, pane spezzato per la vita del mondo’”. E l’adorazione eucaristica, ha detto ancora il Santo Padre, invita proprio a riflettere “sul fatto che Cristo si è immolato per l’intera umanità”:
 
“La festa del Corpus Domini vuole rendere percepibile, nonostante la durezza del nostro udito interiore, questo bussare del Signore. Gesù bussa alla porta del nostro cuore e ci chiede di entrare non soltanto per lo spazio di un giorno, ma per sempre”.

E la processione, nella solennità del Corpo e Sangue di Cristo, ha concluso Benedetto XVI, è come immergere Gesù “nella quotidianità della nostra vita, perché Egli cammini dove noi camminiamo, perché Egli viva dove noi viviamo”.








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