2007-06-06 15:01:08

Appello dei vescovi baschi all'ETA: dite sì alla pace


Maggioranza e opposizione devono essere unite di fronte alla minaccia dell’ETA. Così il premier spagnolo Zapatero intervenendo in Senato dopo l’annuncio dell’organizzazione indipendentista basca, che, a partire da stanotte, ha sospeso la tregua dichiarata a marzo dell’anno scorso. Anche i vescovi baschi in una nota hanno espresso la loro preoccupazione. Eugenio Bonanata: RealAudioMP3


“Una pessima notizia”. I vescovi baschi, facendosi portatori del sentimento prevalente nella società spagnola, chiedono all’ETA di revocare immediatamente la decisione e di cessare, in modo definitivo, ogni forma di violenza. La violenza - affermano i presuli - è contraria alla giustizia, alla libertà e alla pace. La violenza mina la speranza di un popolo che – precisano – è una risorsa necessaria per costruire la riconciliazione del Paese. Sul piano politico, intanto, il primo ministro Zapatero, che oggi è intervenuto in senato, ha ribadito che contro l’ETA il governo userà la “stessa fermezza e determinazione” usate in passato per il raggiungimento della pace. Il premier, che ha lanciato un appello all’unità di tutti gli schieramenti, ha poi aggiunto che difenderà lo “Stato di diritto” anche senza il sostegno dell’opposizione. Opposizione che ieri aveva criticato le passate aperture di Zapatero chiedendo una linea dura contro il terrorismo soprattutto senza alcun negoziato futuro. La fine della tregua preoccupa anche il segretario generale dell’ONU, Ban Ki-moon, che, ieri in visita a Madrid, ha affermato: “questo cessate-il-fuoco avrebbe potuto salvare numerose vite”. Il timore di nuovi attentati è vivo fra polizia e servizi, anche perché – è opinione di molti – l’ETA detiene una consistente capacità operativa che gli consente di colpire in qualunque momento.








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