2007-06-04 15:51:59

Piena sintonia dei vescovi italiani con il Papa su priorità ecclesiali e bene del Paese


“La piena sintonia dei vescovi italiani con Benedetto XVI circa le priorità ecclesiali e il bene del Paese”: così i vescovi italiani nel comunicato finale della 57ma Assemblea generale che si è tenuta in Vaticano dal 21 al 25 maggio. Sottolineato il carattere fondamentale della testimonianza cristiana centro dell’azione pastorale della Chiesa, parte integrante del disegno salvifico di Dio, e l’unicità della famiglia fondata sul matrimonio: quindi la riflessione sul cammino, talvolta ambiguo, dell’Unione Europea. Il servizio di Massimiliano Menichetti: RealAudioMP3

 La missionarietà della Chiesa quale parte integrante del disegno salvifico di Cristo. Partendo da questa consapevolezza, punto nodale dei lavori assembleari, i vescovi italiani hanno ribadito che solo nel Signore Gesù è data all’uomo la salvezza, il rispetto della persona umana. Da qui la promozione di un reale dialogo animato da profonda carità, dalla testimonianza, dall’accoglienza, aspetti questi vissuti come conseguenza di un’adesione libera e serena al Vangelo e capaci di rispecchiare il volto di una Chiesa madre di misericordia. I presuli in sintonia con il Papa hanno fatto proprio l’”appello alle coscienze” per la difesa dei ''contenuti pregnanti senza i quali cessa il presidio ultimo di ogni persona” e a ''farsi quotidianamente carico delle molte povertà, antiche e nuove, visibili o nascoste, riconoscendo in ciascuna persona sofferente il proprio prossimo”. Riprendendo le sfide scaturite dal quarto Convegno di Verona, dell’ottobre scorso, i vescovi hanno evidenziato come la vocazione alla santità sia la misura alta e irrinunciabile dell’essere cristiano, risposta e forma del si a Dio e tracciando un ponte con la 45a Settimana sociale dei cattolici italiani, che si aprirà il prossimo ottobre a Pistoia, hanno espresso favore per un’iniziativa che vuole sostenere una retta comprensione del concetto di bene comune, alla luce della dottrina sociale della Chiesa, così da superare lo stallo nel risolvere le povertà e le disuguaglianze sociali presenti nel Paese. Guardando all’Unione Europea, che nei mesi scorsi ha celebrato il 50esimo anniversario dei Trattati di Roma, auspicata una testimonianza coraggiosa dei cristiani impegnati nelle istituzioni europee a fronte di un’ambiguità di cammino che accanto ai valori positivi pone orientamenti e prospettive non sempre condivisibili e compatibili con i valori antropologici presenti nella dottrina sociale della Chiesa, nella concezione integrale dei diritti umani e nello stesso diritto naturale. Centrale in questo quadro la famiglia definita pilastro del modello sociale che non può essere surrogata da altre strutture. Infine la destinazione dei fondi derivanti dall’otto per mille dell’IRPEF che hanno registrato un incremento, attestandosi quasi al 90% dei firmatari, confermando la fiducia di cui è oggetto la Chiesa cattolica in Italia e l’apprezzamento per la sua capillare presenza pastorale e sociale.







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