In Cina, presentato il piano del governo per far fronte ai cambiamenti climatici:
“La priorità rimane lo sviluppo”
La Cina “è pronta” ad affrontare la sfida dei cambiamenti climatici, ma la sua “priorità”'
rimane quella dello sviluppo economico: è questa la premessa che accompagna il piano
elaborato dal governo di Pechino per far fronte al surriscaldamento del pianeta. Nel
piano, reso noto due giorni prima dell' apertura in Germania del vertice del G8 al
quale la Cina e' invitata come osservatore, Pechino si impegna a ridurre i consumi
di energia, ad operare una vasta riforestazione e a riorientare la propria agricoltura.
Il
progetto, presentato oggi dalla Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme,
prevede che la Cina mantenga le emissioni gas inquinati nel 2010 allo stesso livello
di quelle del 2005. Tuttavia, secondo Pechino, la proposta dell’Unione Europea di
contenere il surriscaldamento del pianeta entro i due gradi, “non ha basi scientifiche”.
Nel documento si afferma, tra l’altro, che la Cina “vuole rafforzare la cooperazione
internazionale sul cambiamento del clima” e ritiene che gli accordi in questo campo
debbano essere “complementari” al protocollo di Kyoto, il trattato sulla lotta all’inquinamento
sponsorizzato dalle Nazioni Unite. Nonostante la straordinaria crescita economica
degli ultimi anni, la Cina si considera un Paese in via di sviluppo e fino a oggi
si è rifiutata di fissare dei limiti rigidi alla proprie emissioni gas inquinanti,
come richiesto dal protocollo di Kyoto ai Paesi industrializzati. (R.M.)