2007-06-02 12:28:24

21 clandestini morti in un naufragio tra le acque libiche e maltesi. Braccio di ferro sulla destinazione dei corpi


Ennesima tragedia dell'immigrazione clandestina. 21 cadaveri sono stati recuperati ieri pomeriggio da una fregata militare francese 120 miglia a sud di Malta. Intanto, il sito Fortress Europe, che aggiorna la documentazione sulla stampa internazionale sulle vittime dei viaggi verso l’Europa, parla di quasi nove mila morti e tre mila dispersi dal 1988 a oggi: vittime dei naufragi, ma anche del Sahara, degli incidenti di tir carichi di uomini, dei campi minati e degli spari di polizia. Il servizio di Roberta Moretti: RealAudioMP3
 
Non si sa chi fossero, né da dove provenissero. Quasi certamente erano diretti in Italia. E fino a tarda sera non si sapeva neppure dove portare i loro corpi. Il recupero dei 21 cadaveri è avvenuto di fronte al golfo della Sirte, davanti alle acque libiche e al confine del territorio di competenza maltese. La nave della Marina francese, “La Motte Picquet”, si è diretta verso Malta, ma La Valletta ha rinviato la responsabilità a Tripoli. Dopo un braccio di ferro durato alcune ore, il governo francese ha ordinato alla fregata di fare rotta verso la Francia. E proprio tra le coste libiche e quelle maltesi, nei giorni scorsi era stato avvistato un barcone “fantasma” di cui si erano poi perse le tracce. Un sito gestito da rifugiati eritrei ha poi reso noto che i 57 connazionali che erano a bordo sarebbero tutti salvi, anche se detenuti in condizioni disumane in una prigione libica. Della questione non sarebbe stato informato l’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati (ACNUR), che ha espresso “grande preoccupazione per la mancanza di un impegno forte ed uniforme da parte degli Stati rivieraschi del Mediterraneo”. Dal 1988 a oggi - riferisce il sito Fortress Europe – solo nel Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico sono annegate 6.503 persone. Quasi la metà dei corpi (3.087) non sono mai stati recuperati.







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