Ultimatum degli estremisti iracheni: le donne cristiane portino il velo
"Le donne cristiane irachene portino il velo, altrimenti rischieranno gravi conseguenze
come la segregazione in casa". E' quanto intimano, in una lettera diffusa in questi
giorni a Baghdad, gli estremisti islamici dell'esercito del Mhadi che fa capo all'imam
radicale sciita Moqtada al Sadr. La notizia è stata riportata dal SIR, il Servizio
Informazione Religiosa, che cita l'agenzia assira “Aina”. Nel testo della missiva
vengono, inoltre, riportate le parole del "martire" islamico Mohammad Sadiq al-Sadr,
secondo il quale tutte le donne, compresa la Vergine Maria e le spose dei Califfi
nel primo e nei successivi Califfati, erano velate. Chiara, infine, la condanna per
le donne che non indossano il velo: "sono delle adultere" – si legge nel testo - che
"sfidano Allah e il suo Profeta, e ignorano e negano la religione". Salvatore Sabatino
ne ha parlato con Souad Sbai, presidente dell’Associazione Donne Marocchine
in Italia:
R.
– Questo è proprio l’estremismo totale che vorrebbe mettere in ginocchio qualsiasi
diritto della donna di vestirsi come desidera. Questi vogliono creare in Iraq una
situazione di tipo iraniano.
D. – Nella lettera anche
l’affermazione che la donna che non indossa il velo è un’adultera che sfida Allah
e il suo Profeta, ignora e nega la religione. Eppure non tutti gli islamici la pensano
in questa maniera. Che interpretazione del Corano è questa?
R.
– Questa è una interpretazione radicale, estremista, che non ha niente a che vedere
con il Corano e per fortuna. Si tratta di una interpretazione radicale e questo va
fermato, perché alla fine non è l’Iraq che volevano le irachene, le irachene cristiane,
le irachene musulmane, le irachene sciite. Chi paga alla fine è sempre la donna. Non
è giusto, questo. Io spero che anche i Paesi arabi comincino ad intervenire in questo.
Non dimentichiamo che questo clima avanza purtroppo anche qui da noi, perché non dimentichiamo
che molte delle donne immigrate sono minacciate, continuamente. Le donne e le ragazze
scappano da alcuni centri più piccoli, dove ci sono gli estremisti che dettano le
loro leggi.
D. – E le donne, a questo punto, concretamente
potranno fare qualcosa o dovranno subire questa situazione?
R.
– Purtroppo subiscono, per paura. Qualche giorno fa c’è stato il filmato di quella
ragazza lapidata, davanti ai poliziotti iracheni. C’è una forte preoccupazione, anche
degli intellettuali arabi. Ne ho sentito qualcuno e sono molto preoccupati. Questi
estremisti avanzano in questo modo, avanzano nel dettare regole sulle donne, perché
la loro politica è quella, la loro forza è mettere in ginocchio la parte femminile,
come hanno sempre fatto.