Benedetto XVI all'udienza generale, dedicata all'opera di Tertulliano: la speranza
è il centro della vita cristiana. Il Papa saluta i genitori della bambina inglese
rapita in Portogallo
La non violenza è una regola di vita per i cristiani, sempre animati dalla speranza:
lo ha ricordato stamani Benedetto XVI all’udienza generale, invitando ad accettare
con umiltà le proprie debolezze e quelle della Chiesa. Circa 50 mila i fedeli di ogni
parte del mondo, raccolti in Piazza San Pietro per incontrare il Papa: tra questi,
vi erano anche i genitori della bimba inglese di 4 anni, Madeleine, rapita in Portogallo,
il 3 maggio scorso. Il servizio di Roberta Gisotti:
Le
opere di Tertulliano, che inaugura - tra la fine del secondo e l’inizio del terzo
secolo - la letteratura cristiana in lingua latina, hanno offerto al Papa lo spunto
per esortare i fedeli a coltivare sempre la speranza, così come fece il grande letterato
africano convertito al cristianesimo. Speranza che “non è semplicemente una virtù
a se stante - ha detto il Pontefice - ma una modalità che investe ogni aspetto dell’esistenza
cristiana”:
“Così la risurrezione del Signore
viene presentata come il fondamento della nostra futura risurrezione, e rappresenta
l'oggetto principale della fiducia dei cristiani.”
Si
è soffermato poi, Benedetto XVI, sul dramma umano di Tertulliano, che “con il passare
degli anni diventò sempre più esigente nei confronti dei cristiani”. Pretendeva da
loro in ogni circostanza, e soprattutto nelle persecuzioni, un comportamento eroico.
Rigido nelle sue posizioni, non risparmiava critiche pesanti e inevitabilmente finì
per trovarsi isolato”:
"A me fa molto pensare
questa grande personalità morale e intellettuale, quest'uomo che ha dato un così grande
contributo al pensiero cristiano. Si vede che alla fine gli manca la semplicità, l'umiltà
di inserirsi nella Chiesa, di accettare le sue debolezze, di essere tollerante con
gli altri e con se stesso. Quando si vede solo il proprio pensiero nella sua grandezza,
alla fine è proprio questa grandezza che si perde. La caratteristica essenziale di
un grande teologo deve sempre essere proprio l'umiltà di stare con la Chiesa, di accettare
le sue e le proprie debolezze, perchè solo Dio è realmente tutto santo tutto. Noi
invece abbiamo sempre bisogno del perdono".
Richiamando
quindi l’esperienza dei primi cristiani portatori di una “nuova cultura” rispetto
all’eredità classica, Benedetto XVI ha ribadito “la perenne continuità” tra gli autentici
valori umani e quelli evangelici, in particolare la "non violenza" come regola di
vita:
“E non è chi non veda la drammatica attualità
di questo insegnamento, anche alla luce dell'acceso dibattito sulle religioni.” Una scelta di fede ineludibile per cui “il cristiano non può odiare nemmeno
i propri nemici”. Parole che certamente hanno commosso Gerry e Kate McCann, i genitori
della piccola Madeleine, sequestrata mentre era in vacanza con la famiglia in una
località balneare nel sud del Portogallo. Sono giunti a Roma per pregare e ricevere
una parola di conforto dal Papa, al termine dell’udienza.