2007-05-24 14:39:24

Il Papa riceve delegazioni della Bulgaria e della Macedonia per la festa dei Santi Cirillo e Metodio, secondo il calendario giuliano


Le celebrazioni in onore dei Santi Cirillo e Metodio, secondo il calendario giuliano, sono state l’occasione stamani della visita a Benedetto XVI di una delegazione della Bulgaria, composta da autorità statali ed ecclesiali: il presidente del parlamento, i membri del governo, insieme ai rappresentanti della Chiesa ortodossa e della Chiesa cattolica. Il servizio di Roberta Gisotti: RealAudioMP3

 La Bulgaria potrà contare su una “amichevole attenzione” della Santa Sede nel cammino intrapreso “verso una piena integrazione con le altre nazioni europee”: lo ha assicurato Benedetto XVI ai suoi ospiti, che hanno voluto con questa visita in Vaticano “rendere testimonianza” delle loro radici cristiane. Il Papa ha ricordato come questa nazione, la cui storia certo precede la Rivelazione cristiana, abbia trovato nel Vangelo “una sorgente di valori, capace di rafforzare la cultura, l’identità e il genio tipico” del suo popolo. Per questo, ha osservato il Santo Padre, gli insegnamenti dei fratelli di Tessalonica, Cirillo e Metodio, “ancor oggi quanto mai attuali e necessari” hanno contribuito “a modellare la fisionomia spirituale del popolo bulgaro, consentendone l’inserimento a giusto titolo nella tradizione culturale del continente europeo”:

 
“Dopo la triste e dura dominazione comunista, la Bulgaria è oggi protesa verso una piena integrazione con le altre nazioni europee”.

 
Quindi il richiamo di Benedetto XVI a rafforzare “gli obiettivi sinora raggiunti, attingendo a quella fonte di preziosi valori umani e spirituali che ne ha alimentato la vita e lo sviluppo”:

 
"È mio fervido auspicio che i fondamenti culturali e spirituali presenti nella società bulgara continuino ad essere coltivati non soltanto nel territorio della Repubblica, ma con il suo valido contributo possano essere difesi e proposti anche in quei Consessi di cui essa è ormai autorevole protagonista".

 
E la festa dei Santi Cirillo e Metodio, secondo il calendario giuliano, ha portato Benedetto XVI a ricevere, poco dopo la delegazione bulgara, anche i rappresentanti di un altro Stato dell’est europeo, la Repubblica di Macedonia, segnata dall’evangelizzazione degli Apostoli dei popoli slavi. Ce ne parla Alessandro De Carolis: RealAudioMP3

C’è un patrimonio di fede e di valori da preservare nel Vecchio Continente, attraversato sin dalle sue fasi più antiche dal messaggio del Vangelo e dalla testimonianza dei suoi annunciatori. Due su tutti, Cirillo e Metodio, definiti da Benedetto XVI come “intercessori e protettori di tutti i cattolici d’Europa, desiderosi di conservare inalterato il patrimonio spirituale da loro tramandatoci e costruire insieme un futuro di progresso e di pace per tutti”. Nel salutare le autorità istituzionali della delegazione macedone e i membri della Chiesa ortodossa locale, il Papa ha espresso questo auspicio per la Repubblica ex-jugoslava e tutti gli Stati dell'area:

 
“Che venga cioè non soltanto condiviso il patrimonio spirituale di cui voi siete eredi, ma che alla vostra peculiare identità sia riservata la dovuta e da voi attesa considerazione da parte degli altri Popoli europei a voi vicini per tradizione e per cultura. Questi Santi Co-Patroni dell’Europa, ai quali voi con pieno diritto vi riferite, hanno tracciato un sentiero umano e spirituale, che fa della vostra Terra un luogo d’incontro tra diverse esigenze culturali e religiose. Il pacifico componimento delle aspirazioni dei popoli che vi abitano, proietta sul Continente europeo uno scenario di fattivo e fecondo confronto, al quale la Santa Sede guarda con favore”.

 
“Il mio augurio cordiale - ha concluso Benedetto XVI - è che possiate conservare sempre fedelmente l’eredità dei vostri due Santi Protettori, così che la vostra voce, tanto in campo civile quanto in quello religioso, possa essere ascoltata e tenuta nella giusta considerazione”.







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