Importanti progressi nel corso della riunione in Vaticano della Plenaria della Commissione
bilaterale permanente di lavoro tra Santa Sede e Stato d'Israele
Incontro oggi in Vaticano nel quadro della Plenaria della Commissione bilaterale permanente
di lavoro tra Santa Sede e Stato d'Israele. Le due delegazioni in un comunicato congiunto
hanno espresso soddisfazione per gli "importanti progressi" raggiunti nel corso del
negoziato. Il servizio di Roberto Piermarini.
A guidare
le due delegazioni: per la Santa Sede il sotto-segretario per i Rapporti con gli
Stati, mons. Pietro Parolin, mentre per Israele il direttore generale del ministero
degli esteri Aaron Abramovich. Al termine della riunione le due delegazioni hanno
emesso un comunicato congiunto nel quale esprimono soddisfazione per gli "importanti
progressi" raggiunti nel corso dei colloqui i quali si sono svolti in un clima di
"grande cordialità". Fissata per la metà di dicembre in Israele, la data per la prossima
riunione. Questo nuovo round di colloquii era stato programmato per il 29 marzo scorso,
ma Israele aveva annullato all’ultimo momento l’invio dei suoi negoziatori, spiegando
che il capo della propria delegazione, il direttore generale del dicastero degli Esteri,
era stato costretto a rimanere a casa per un cumulo inatteso d’impegni di politica
estera. ll compito specifico della Plenaria è di sbloccare i negoziati sull’ “accordo
complessivo" che prevede piste per la sicurezza delle proprietà religiose della Chiesa
Cattolica in Israele e la riconferma delle storiche esenzioni fiscali, che la Chiesa
già possedeva al momento della nascita dello Stato di Israele e che le Nazioni Unite
avevano deciso dovessero essere onorate dallo Stato Ebraico. Questo “accordo complessivo”
è richiesto dall’Accordo Fondamentale, che Israele ha firmato con la Santa Sede il
30 dicembre 1993.