Il Papa invita ad avvicinarci alla festa di Pentecoste in unione con Maria: intervista
con mons. Angelo Comastri
La Chiesa, dopo la festa dell’Ascensione, è tutta proiettata verso la Solennità della
Pentecoste che sarà celebrata domenica prossima 27 maggio. Ieri il Papa, durante il
Regina Caeli in Piazza San Pietro, ha invitato i fedeli a raccogliersi in preghiera
come hanno fatto gli Apostoli “per invocare l’effusione dello Spirito, in spirituale
unione con la Vergine Maria. La sua intercessione – ha detto - ottenga per tutta
la Chiesa una rinnovata Pentecoste”. Ma come farci accompagnare da Maria verso questo
incontro con lo Spirito Santo? Giovanni Peduto lo ha chiesto all’arcivescovo
Angelo Comastri, vicario del Papa per lo Stato della Città del Vaticano:
Io
più volte ho pensato che gli Apostoli, dopo l’ascensione di Gesù al cielo, ebbero
sicuramente un momento di smarrimento e forse anche di paura. Gesù aveva detto loro:
“Io vi mando in tutto il mondo, andate. Predicate il Vangelo a tutte le creature”.
Io penso che in quel momento gli Apostoli si domandavano: "e come possiamo andare
in un mondo così com’è ad annunciare il Vangelo che sembra tutto il contrario di quello
che pensa il mondo. Ma come potremmo andare a dire ‘Beati sono i poveri’ quando tutti
cercano di essere ricchi? Ma come potremmo andare a dire ‘Beati sono i miti', quando
tutti cercano di essere prepotenti? Ma come potremmo andare a dire 'Beati sono i puri
di cuore', ci rideranno in faccia?" Io credo che in quel momento intervenne la Madonna
dicendo agli Apostoli: "ma perché avete paura? Non vi ricordate quello che vi ha detto
Gesù? Vi ha detto che prima di partire, voi dovete andare a Gerusalemme e non dovete
muovervi da Gerusalemme prima che sia compiuta la promessa, la promessa che avete
ricevuto: sarete riempiti di Spirito Santo". Allora si raccolsero in preghiera e l’evangelista
Luca dice negli Atti: “erano concordi ed unanimi con Maria”. Qui c’è la fotografia
della Chiesa. Erano concordi: allora l’orgoglio si era fortemente abbassato; erano
unanimi e perseveranti e questo vuol dire che c’era tanta fede, perché quando si persevera
nella preghiera, c’è fede; ed erano con Maria, la donna che educa alla fede: e venne
la Pentecoste. La Pentecoste allora è la premessa dell’apostolato. La Chiesa deve
andare missionaria nel mondo; è un dovere andare, ma è anche un dovere fermarsi a
Gerusalemme. “Aspettate”, disse Gesù; “Attendete, fino a quando sarà compiuta la promessa”:
questo la Madonna lo ricordò agli Apostoli. Dobbiamo continuamente rientrare nel Cenacolo
e riuscirne una volta che siamo stati riempiti dallo Spirito Santo. Se non abbiamo
la forza dello Spirito Santo, noi siamo soltanto dei ripetitori del Vangelo, ma non
siamo testimoni del Vangelo.