Non si arresta la violenza nella Striscia di Gaza: nuovi scontri tra i miliziani di
Hamas e Fatah hanno provocato almeno otto morti. L’Alto rappresentante per la Politica
estera dell’Unione Europea, Javier Solana, chiede che sia garantita la sicurezza nella
regione. Il nostro servizio:
Si torna
a combattere tra Hamas e Fatah, nella Striscia di Gaza: almeno otto i palestinesi
uccisi. Un portavoce della Guardia presidenziale ha accusato i miliziani di far ricorso
ad armi automatiche e mortai, mentre Hamas attribuisce a Fatah della morte di Ibrahim
Maniyeh, un miliziano ucciso nella notte a Gaza, vicino ad un posto di blocco. E mentre
il premier palestinese Haniyeh si prepara ad incontrare i capi militari, si attende
il dispiegamento delle forze di sicurezza deciso ieri, dopo che le dimissioni del
ministro dell’Interno, Al-Qawasmeh, avevano reso evidente la crisi nella zona. Una
crisi che preoccupa anche l’Unione Europea: l’Alto rappresentante per la Politica
estera, Solana, ha infatti chiesto al ministro degli Esteri palestinese, Abu Amr,
di “garantire la sicurezza di Gaza”, definendo la situazione “molto grave”. Annunciando
l’intenzione di recarsi “molto presto” nella regione, Solana ha ribadito la necessità
di compiere tutti gli sforzi possibili per liberare il soldato israeliano Gilad Shalit
e il corrispondente della BBC Alan Johnston, rapiti da miliziani palestinesi. E un
invito a cessare le violenze arriva anche dal capo di Stato egiziano, Hosni Moubarak,
che ha avuto un colloquio con il presidente palestinese Abu Mazen, e dal ministro
degli Esteri britannico, Margaret Beckett.