2007-05-15 15:16:38

I vescovi del Guatemala: la difesa della vita un’urgente sfida da affrontare a cominciare dalla famiglia


Un invito a riflettere sul valore della vita umana: lo rivolgono a tutti i fedeli cattolici e a tutte le persone di buona volontà i vescovi del Guatemala. Nella Lettera Pastorale “La Gloria di Dio è la vita dell’uomo”, i presuli, scrive l’agenzia Fides, esortano i guatemaltechi a reagire dinanzi alla cultura della morte che sta diffondendosi nel Paese. Nel documento i vescovi spiegano che questa si manifesta anzitutto nella “povertà che attanaglia la maggioranza della popolazione”, la quale vive un’enorme disuguaglianza sociale. Secondo dati dell’UNICEF in Guatemala, il 49,3 per cento dei bambini sotto i 5 anni soffre di denutrizione cronica, e per questo la Nazione ne detiene il primato, nell’America Latina, mentre è al sesto posto a livello mondiale. Nella loro Lettera i vescovi evidenziano poi i problemi che attanagliano il Paese: la mancanza di “opportunità di lavoro sufficienti per assorbire i giovani che arrivano all’età adulta e desiderano ottenere un impiego”, “l’emigrazione, ogni giorno più numerosa”, “l’aumento del consumo di stupefacenti tra adolescenti e giovani e la tentazione di molti contadini che vivono in una profonda povertà di dedicarsi alla semina del papavero per la droga. A questo, rileva l’episcopato, si unisce il deterioramento istituzionale, causato dalla dilagante corruzione e impunità e ancora la violenza contro la vita, che si compie in gesti come l’aborto, l’eutanasia, e continui assassini. Approvando la “Legge di accesso Universale ed equo di servizi di pianificazione familiare”, notano poi i vescovi, si cercano di risolvere i problemi sociali “con leggi che compromettono il senso umano e cristiano dell’amore, della sessualità e la trasmissione responsabile della vita” ed “esiste il rischio di oltrepassare i limiti morali in nome dell’egoismo, del piacere disordinato, in aumento per l’influsso negativo di molti mezzi di comunicazione sociale”. Di fronte a tali circostanze, continua la Lettera Pastorale “la difesa della vita è un’urgente sfida che si potrà affrontare vittoriosamente, solo se si realizza a partire da un profondo senso di fede”. I vescovi ricordano inoltre che si richiede una diagnosi chiara delle minacce contro la vita “ed un'accettazione ferma dei principi morali per affrontare le minacce alla fede cristiana". Questa difesa deve cominciare nella famiglia, “santuario della vita”. (T.C.)







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