Grande successo per la Fiera Internazionale del Libro di Torino
Si è chiusa a Torino la Fiera Internazionale del Libro. Grande il successo anche per
questa edizione. Tra i libri più venduti anche il “Gesù di Nazaret” di Benedetto XVI.
Dal capoluogo piemontese il servizio di Fabrizio Accatino.
Sembrava
che l’exploit dell’anno scorso – il balzo da 220 mila a 300 mila visitatori – fosse
un miracolo nato sull’onda lunga delle Olimpiadi e in occasione di Torino capitale
mondiale del libro. Invece le cifre della Fiera Internazionale del Libro si sono ripetute
anche quest’anno, a dimostrare che i lettori in Italia non sono una razza in via d’estinzione.
I numeri parlano chiaro: sono stati circa 6 milioni i volumi venduti nel corso della
Fiera. I 1000 incontri di cui era disseminato il calendario hanno mobilitato più di
80 mila persone. 30 mila sono stati i ragazzi che hanno preso parte ai laboratori,
e 6 mila sono stati gli incontri tra operatori professionali all'International Book
Forum. Un risultato andato al di là delle più rosee aspettative persino del presidente
della Fiera, Rolando Picchioni:
R.
– Non credevamo nemmeno che potesse raggiungere i risultati dell’anno scorso. Voglio
ricordare che battiamo i 300 mila visitatori. Il ventennale è stato una scommessa
folle. Sembrava fosse assurdo dover pagare per andare ad acquistare un libro. Il fatto
che invece ci sia stata dal 1988 ad oggi una crescita esponenziale del pubblico, degli
acquirenti, degli espositori fa sì che si possa oggi dire che dopo venti anni il bilancio
è ampiamente positivo.
Il successo di una Fiera,
però, non è soltanto una questione di cifre, come sottolinea il direttore Ernesto
Ferrero: R. – I numeri non dicono tutto, non dicono
la qualità di questi 300 mila visitatori che comprano letteralmente di tutto, ma comprano
bene, cioè non vanno a comprare, tanto per fare dei nomi, Dan Brown. Ora
la Fiera volta pagina, con una speranza e una certezza. La speranza è che l’anno prossimo
la sede della manifestazione sia l’Oval, il palazzo del ghiaccio lasciato in eredità
dalle Olimpiadi, con i suoi 20 km quadrati di spazio. La certezza è il nome del Paese
ospite: l’Egitto.Da Torino, Fabrizio Accatino per Radio Vaticana.