Il viaggio del Papa in Brasile ha avuto una imponente risonanza mediatica nel Continente
latinoamericano e non solo. Ascoltiamo in proposito il servizio di Luis Badilla.
Anche
le opinioni più critiche riconoscono che Benedetto XVI ha centrato in pieno le questioni
principali, offrendo, in ogni istante una prospettiva, una speranza e un cammino.
Nessuna formula o ricetta, bensì principi e valori, attorno ai quali costruire consenso
sociale, unità e condivisione. Una sintesi compiuta di questa sintonia tra il Papa
e i popoli latinoamericani è l’articolato discorso, ieri, col quale Benedetto XVI
ha aperto i lavori della V Conferenza invitando i vescovi, e con loro anche i popoli,
“a riflettere con fede e coraggio guardando verso il futuro”. Oggi, la quasi totalità
della stampa brasiliana, mette in primo piano numerose affermazioni del Papa davanti
all’Assemblea continentale dei vescovi. “La Voz di Rio”, con parole di dom Augusto
de Queiroz sottolinea:”Il Papa è venuto a baciare la Chiesa latinoamericana e non
a darle una tiratina d’orecchie”. “Dario de Noticias” rileva: “Fede in Dio e non nella
politica e nell’ideologia”. Molte testate aprono con le parole del Papa sul “fallimento
del comunismo e del capitalismo” e altri ancora – come “O Globo” - si riferiscono
al risorgere in diverse aree del mondo di “governi autoritari” o di “ideologie che
si credevano superate”. “Folha de S. Paulo” parla della simpatia umana del Papa: “timido
ma profondamente umano”, scrive, aggiungendo un commento su come Benedetto XVI ha
saputo conquistare il cuore dei brasiliani. Mentre la “Gazeta Online” ricorda il richiamo
del Papa alla necessità che la globalizzazione sappia seguire solidi principi etici.
“Diario do Grande ABC” titola: “Il Brasile vive con Benedetto XVI momenti indimenticabili”.
“Correio Popular”, infine, offre un titolo quanto mai opportuno: “Papa Benedetto XVI
ci invita a pensare e ad agire”.