Benedetto XVI presiede la Messa e la sessione inaugurali della V Conferenza generale
dell'episcopato latinoamericano e caraibico. In serata, il congedo dal Brasile
Si sta concludendo, ad Aparecida, il viaggio apostolico internazionale di Benedetto
XVI in Brasile. Una visita pastorale che assume, a poche ore dalla sua conclusione,
un significato per la Chiesa di tutto il Continente. Il Papa si appresta, infatti,
ad aprire la V Conferenza generale dell’episcopato dell’America Latina e dei Caraibi,
15 anni dopo la Conferenza di Santo Domingo. L’apertura dell’evento ecclesiale, che
durerà fino al 31 maggio, avviene nell’ambito della celebrazione dei Vespri. Il saluto
iniziale al Papa sarà pronunciato dal cardinale Francisco Javier Errazuriz Ossa, presidente
del CELAM, il Consiglio episcopale latino americano. Da Aparecida, il nostro inviato,
Alessandro Gisotti:
C’è grande
attesa qui ad Aparecida per le parole che il Papa rivolgerà alla Conferenza generale
dell’episcopato latinoamericano e dei Carabi, riunita sul tema “Discepoli e missionari
di Gesù Cristo, affinché in Lui abbiano Vita”. L’intervento del Papa darà gli orientamenti
pastorali alla Chiesa di questo Continente per i prossimi anni. Ma già stamani, si
era vissuto un momento ecclesiale di grande significato con la Messa davanti al Santuario
mariano di Aparecida, proprio per l’inaugurazione della Conferenza:
E’ la “fede
in Dio Amore” il “patrimonio più prezioso dell’America Latina”, ha detto Benedetto
XVI, accolto con calore da migliaia di fedeli in festa. Il Papa ha esortato i pastori,
i consacrati, ma anche i movimenti ecclesiali e le famiglie ad essere discepoli e
missionari di Gesù Cristo. La solenne celebrazione, nel “cuore mariano del Brasile”,
come ha sottolineato Benedetto XVI, si è svolta in un clima di grande festa, ma anche
di commozione. Il Papa ha ricordato l’approssimarsi della Pentecoste ed ha invitato
i fedeli a lasciarsi guidare dallo Spirito Santo:
«Pareceu bem ao Espírito
Santo e a nós ...». Esta é a Igreja… “Lo Spirito Santo e noi”. Questo, ha detto,
è la Chiesa: “noi, la comunità credente, il Popolo di Dio, con i suoi Pastori chiamati
a guidarne il cammino; insieme con lo Spirito Santo”. Si è, quindi, soffermato sulla
missione di Cristo, “compiuta nell’amore”. E’ l’Amore “che dà la vita”. Per questo,
è stata la sua esortazione, “la Chiesa è inviata a diffondere nel mondo la carità
di Cristo, perché gli uomini e i popoli “abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”.
A
Igreja se sente discípula e missionária desse Amor … “La Chiesa - ha affermato
– si sente discepola e missionaria di questo Amore”. Missionaria, ha spiegato, “solo
in quanto discepola, cioè capace di lasciarsi sempre attrarre con rinnovato stupore
da Dio, che ci ha amati e ci ama per primo”. D’altro canto, ha tenuto a ribadire che
“la Chiesa non fa proselitismo”, ma si sviluppa “piuttosto per “attrazione”: come
Cristo “attira tutti a sé” con la forza del suo amore, culminato nel sacrificio della
Croce”:
Éste es el rico tesoro del continente Latinoamericano… “Ecco il
tesoro inestimabile di cui è ricco il Continente latinoamericano”, ha affermato, “ecco
il suo patrimonio più prezioso: la fede in Dio Amore, che in Gesù Cristo ha rivelato
il suo volto”. Gesù è la vostra forza, ha aggiunto. “Una forza che vince il mondo,
la gioia che nulla e nessuno potrà togliervi”. “E’ questa fede che ha fatto dell’America
il “Continente della speranza”, ha ribadito il Papa, “non un’ideologia politica, non
un movimento sociale, non un sistema economico”. E’ “la fede in Dio Amore, incarnato,
morto e risorto in Gesù Cristo, l’autentico fondamento di questa speranza che tanti
frutti magnifici ha portato, dall’epoca della prima evangelizzazione fino ad oggi”.
Una Chiesa, “animata a mobilitata dalla carità di Cristo”, ha aggiunto, sprigiona
“una forza missionaria irresistibile, che è la forza della santità”. Dopo il Regina
Caeli, il Papa ha invocato lo Spirito Santo, affinché renda feconda la Conferenza
di Aparecida. Ricordando, poi, l’odierna Solennità della Madonna di Fatima, ha invitato
i fedeli a pregare Maria affinche’ assicuri il suo sostegno a quanti soffrono in America
Latina. Ha, così, espresso apprezzamento per la “Marcia contro la fame”, promossa
dal Programma Alimentare Mondiale. Infine, suscitando un caloroso applauso, ha rammentato
che oggi la comunità afro-brasiliana celebra l’abolizione della schiavitù, ricorrenza
che deve suscitare una coscienza evangelizzatrice di questa realtà socioculturale
tanto importante per il Brasile.