Il Papa in visita alla Fazenda da Esperança: intervista col fondatore, padre Stapel
Il Papa incontra oggi, nei pressi di Aparecida, i giovani e gli operatori della Fazenda
da Esperança, una comunità fodata nel 1979 dal padre francescano Hans Stapel per il
recupero di tossicodipendenti e alcolisti e si occupa di ragazze madri, emarginati
e senza tetto. Più di 3 mila le persone accolte, assistite da circa 8 mila volontari.
Sulla visita del Papa ascoltiamo lo stesso fondatore della Fazenda da Esperança padre
Stapel:
R.
– E’ una cosa molto, molto speciale, per me, un’emozione fortissima che il Papa possa
vedere la vita che tutti i giorni noi sperimentiamo: il cambiamento di tante persone
attraverso la Parola di Dio, il lavoro che svolgiamo.
D.
– Benedetto XVI ha dedicato la sua prima Enciclica al Dio che è amore. E’ proprio
l’amore che fa andare avanti questa Fazenda da Esperança? E’ l’amore che alimenta
la speranza delle persone che sono qui?
R. – E’ chiaro,
l’amore è alla base di tutto. Nella vita, se non c’è amore, non va bene nulla. Si
deve amare con amore gratuito. L’amore gratuito fa una rivoluzione dentro di noi,
nella nostra vita e nella vita degli altri. E’ una cosa molto bella. L’Enciclica che
il Papa ha scritto è una gioia. Se noi capiamo che Dio è amore e vive di amore, sentiamo
il suo amore e lo passiamo agli altri, abbiamo la soluzione di tutti i problemi.
D.
– Che cosa si aspetta per i ragazzi da questo incontro? Che cosa può nascere da un’emozione
che sarà grandissima?
R. – Io penso che i ragazzi
si sentano come il figlio prodigo, che ha sbagliato tutto, che ha distrutto la sua
vita e la vita di tante persone, e sente un complesso di colpa molto profondo. La
visita del Papa, con le sue parole “Dio vi ama, voi siete importanti per Dio, voi
siete figli adottivi di Dio”, sono convinto sia una grazia molto, molto speciale.