L'invito del Papa ai giovani brasiliani a superare il deficit di speranza: siate gli
apostoli dei giovani
E’ l’incontro con la gioventù brasiliana il momento clou del secondo giorno del viaggio
apostolico del Papa in Brasile. Cornice dell’evento, lo stadio municipale Pacaembu,
gremito da oltre 30 mila giovani fedeli. Fin dal suo arrivo, Benedetto XVI ha sottolineato
l’importanza di questo appuntamento, in un continente dove i giovani rappresentano
la maggioranza della popolazione. La giornata odierna ha offerto anche altri due momenti
significativi: il colloquio del Papa con il presidente Lula e un incontro di carattere
ecumenico ed interreligioso. Nel corso della giornata, inoltre, il Papa si è affacciato
a sorpresa per ben quattro volte dal Monastero Sao Bento, per benedire i fedeli. “Grazie
per la vostra presenza, per il vostro entusiasmo. Un grande abbraccio a voi tutti”,
ha detto in italiano, poco dopo le 17.30 di San Paolo. Ma torniamo al raduno dei giovani
con il servizio del nostro inviato a San Paolo, Alessandro Gisotti:
************ Per
i giovani brasiliani è il momento della gioia, del corale abbraccio al Papa, un incontro
tanto atteso e a lungo preparato. Nello stadio Pacaembu, abituato a vedere le gesta
dei campioni di calcio, stasera i protagonisti sono i giovani e la loro amicizia con
Gesù Cristo. Sono convenuti a San Paolo da tutte le 270 diocesi del Brasile, un Paese
grande come un continente, ma anche dal Paraguay, dall’Argentina e dal Cile a sottolineare
il carattere latinoamericano e non solo brasiliano dell’evento. Quasi la prova generale
di una Giornata Mondiale della Gioventù. E d’altro canto, la stampa riferisce che
i presuli brasiliani hanno proposto a Benedetto XVI che sia proprio il Brasile la
sede della prossima GMG, dopo Sydney. Il tema scelto per l’incontro “Giovane, discepolo
e missionario di Gesù Cristo”, richiama quello della Conferenza di Aparecida. Anche
il passo scelto per la meditazione, il racconto dell’incontro tra Gesù e un giovane,
tratto dal Vangelo di Matteo, invita i giovani ad interrogarsi sul significato della
fede nella loro vita quotidiana.
(Canti giovani)
Fortunatamente, dopo
la pioggia di ieri, è tornato il sole su San Paolo. Fin dal mattino, lo stadio si
è andato riempiendo di giovani che con canti, preghiere e sventolio di bandiere hanno
manifestato tutta la loro emozione. Il tutto seguito, con vari collegamenti, dalle
televisioni brasiliane. Particolarmente suggestivo il palco del Santo Padre: un’immensa
colomba, simbolo di pace e dello Spirito Santo, adagiata su una curva dello stadio.
In attesa del discorso del Papa, fra poco, il programma dell’evento offre momenti
importanti, tra cui testimonianze su 5 temi forti: i giovani e la Chiesa, le sfide
dell’educazione, i giovani e il lavoro. E, ancora, la violenza nella vita dei giovani
e l’impegno dei ragazzi nel volontariato. Allo stadio Pacaembu si pregherà per il
Papa, per i pastori e i fedeli laici, ma anche per la pace nel mondo e per la conferenza
dell’episcopato latinoamericano ad Aparecida.
A fine mattinata, Benedetto
XVI aveva pranzato con i vertici della Conferenza episcopale brasiliana. Al termine
del pranzo, il Papa ha ringraziato i presuli per l’accoglienza ricevuta dal popolo
brasiliano. Il Santo Padre ha affermato che fin dall’inizio del suo Pontificato, era
sua intenzione visitare l’America Latina e in particolare il Brasile e il Messico.
Si è dunque detto felice che il primo viaggio in terra brasiliana sia motivato dalla
canonizzazione di Frei Galvao e dall’apertura della Conferenza di Aparecida. Alla
fine dell’incontro conviviale, il Pontefice ha donato ai vescovi un contributo economico
di 200 mila dollari per il progetto a favore dell’Amazzonia, iniziativa che sta particolarmente
a cuore all’episcopato brasiliano.