2007-05-11 01:52:15

L'invito del Papa ai giovani brasiliani a superare il deficit di speranza: siate gli apostoli dei giovani


E’ l’incontro con la gioventù brasiliana il momento clou del secondo giorno del viaggio apostolico del Papa in Brasile. Cornice dell’evento, lo stadio municipale Pacaembu, gremito da oltre 30 mila giovani fedeli. Fin dal suo arrivo, Benedetto XVI ha sottolineato l’importanza di questo appuntamento, in un continente dove i giovani rappresentano la maggioranza della popolazione. La giornata odierna ha offerto anche altri due momenti significativi: il colloquio del Papa con il presidente Lula e un incontro di carattere ecumenico ed interreligioso. Nel corso della giornata, inoltre, il Papa si è affacciato a sorpresa per ben quattro volte dal Monastero Sao Bento, per benedire i fedeli. “Grazie per la vostra presenza, per il vostro entusiasmo. Un grande abbraccio a voi tutti”, ha detto in italiano, poco dopo le 17.30 di San Paolo. Ma torniamo al raduno dei giovani con il servizio del nostro inviato a San Paolo, Alessandro Gisotti:

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Per i giovani brasiliani è il momento della gioia, del corale abbraccio al Papa, un incontro tanto atteso e a lungo preparato. Nello stadio Pacaembu, abituato a vedere le gesta dei campioni di calcio, stasera i protagonisti sono i giovani e la loro amicizia con Gesù Cristo. Sono convenuti a San Paolo da tutte le 270 diocesi del Brasile, un Paese grande come un continente, ma anche dal Paraguay, dall’Argentina e dal Cile a sottolineare il carattere latinoamericano e non solo brasiliano dell’evento. Quasi la prova generale di una Giornata Mondiale della Gioventù. E d’altro canto, la stampa riferisce che i presuli brasiliani hanno proposto a Benedetto XVI che sia proprio il Brasile la sede della prossima GMG, dopo Sydney. Il tema scelto per l’incontro “Giovane, discepolo e missionario di Gesù Cristo”, richiama quello della Conferenza di Aparecida. Anche il passo scelto per la meditazione, il racconto dell’incontro tra Gesù e un giovane, tratto dal Vangelo di Matteo, invita i giovani ad interrogarsi sul significato della fede nella loro vita quotidiana.

(Canti giovani)

Fortunatamente, dopo la pioggia di ieri, è tornato il sole su San Paolo. Fin dal mattino, lo stadio si è andato riempiendo di giovani che con canti, preghiere e sventolio di bandiere hanno manifestato tutta la loro emozione. Il tutto seguito, con vari collegamenti, dalle televisioni brasiliane. Particolarmente suggestivo il palco del Santo Padre: un’immensa colomba, simbolo di pace e dello Spirito Santo, adagiata su una curva dello stadio. In attesa del discorso del Papa, fra poco, il programma dell’evento offre momenti importanti, tra cui testimonianze su 5 temi forti: i giovani e la Chiesa, le sfide dell’educazione, i giovani e il lavoro. E, ancora, la violenza nella vita dei giovani e l’impegno dei ragazzi nel volontariato. Allo stadio Pacaembu si pregherà per il Papa, per i pastori e i fedeli laici, ma anche per la pace nel mondo e per la conferenza dell’episcopato latinoamericano ad Aparecida.

A fine mattinata, Benedetto XVI aveva pranzato con i vertici della Conferenza episcopale brasiliana. Al termine del pranzo, il Papa ha ringraziato i presuli per l’accoglienza ricevuta dal popolo brasiliano. Il Santo Padre ha affermato che fin dall’inizio del suo Pontificato, era sua intenzione visitare l’America Latina e in particolare il Brasile e il Messico. Si è dunque detto felice che il primo viaggio in terra brasiliana sia motivato dalla canonizzazione di Frei Galvao e dall’apertura della Conferenza di Aparecida. Alla fine dell’incontro conviviale, il Pontefice ha donato ai vescovi un contributo economico di 200 mila dollari per il progetto a favore dell’Amazzonia, iniziativa che sta particolarmente a cuore all’episcopato brasiliano.

Da San Paolo, Alessandro Gisotti, Radio Vaticana








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