I movimenti cristiani uniti a Stoccarda per rinnovare l'Europa
“I movimenti non sono una nuova Chiesa, ma un modo nuovo di essere Chiesa che suscita
la cultura della condivisione, della solidarietà, crea rapporti tra gli uomini, li
fa impegnare per la pace, la giustizia, l’amore”. Così il cardinale Walter Kasper
intervenuto questa mattina davanti ai circa 3000 responsabili e animatori di movimenti
e comunità cattoliche e ortodosse, evangeliche e anglicane e delle Chiese libere riuniti
da 20 Paesi d’Europa a Stoccarda. Mentre questo Congresso che prepara la grande manifestazione
di domani 12 maggio “Insieme per l'Europa”, tra i messaggi giunti per questa occasione,
quello del presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano. Ma ascoltiamo,
da Stoccarda, il servizio di Carla Cotignoli.
“Desidero
esprimere la mia soddisfazione per questa iniziativa volta a consolidare la consapevolezza
che la piena realizzazione del progetto europeo è fondamentale per il nostro futuro”.
Così scrive il capo dello Stato italiano, Giorgio Napolitano ai promotori della
Manifestazione Insieme per l’Europa, espressione della società civile a dimensione
europea. Il presidente evidenzia quanto quanto sia “indispensabile” questo contributo
“convinto”, perché il processo di integrazione europea prosegua e si rafforzi”.
Ed
è proprio un nuovo impulso che i movimenti vogliono dare all’Europa. Lo ha evidenziato
questa mattina Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio: “Questo
incontro di Stoccarda è una grande occasione in cui insieme, cattolici, ortodossi,
evangelici, possono dire nel nome di Gesù all’Europa e agli europei: “Alzati e cammina!”.
Perché L’Europa ha un compito nel mondo”, “aiutando la pace, comunicando il
Vangelo, difendendo i diritti e la libertà, aiutando Paesi e continenti bisognosi
come l’Africa”. “Ha una missione di umanesimo”.
Di
fatto è un contributo vitale quello che i movimenti offrono all’Europa. Per l’azione
dello Spirito Santo che li ha suscitati facendo riscoprire loro il vangelo, diventano
“una alternativa al consumismo, all’attivismo. Una medicina contro la paura. Una risposta
all’individualismo”. E’ quanto ha affermato il cardinale Kasper, presidente del Pontificio
Consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani. C’è una grandissima ricchezza
dei doni dello Spirito. Ma uno solo è lo Spirito e il Corpo di Cristo. E qui il cardinale
Kasper ha sottolineato l’importanza di essere aperti ecumenicamente verso gli altri
cristiani, di costruire reti di amicizia a livello mondiale. Saremo stupiti quando
vedremo che cosa fa lo Spirito Santo al di fuori della nostra singola comunità.”
Il
vescovo Johannesdotte, incaricato della Chiesa evangelica tedesca dei rapporti con
le nuove comunità ha parlato della funzione sociale di queste comunità. Prima di tutto
in aiuto alla famiglia oggi in crisi. Spiritualità, solidarietà, la vita di comunità
sono fondamentali per tutti. Non di solo pane vive l’uomo. Un tempo copriva questa
funzione la famiglia allargata. Oggi non esiste più. Il vescovo Johannesdotte, ha
definito movimenti e comunità come “vivai”, “luoghi di esercizio della fede, dove
sperimentare l’amicizia, quell’esperienza di essere legati dalla fede che apre il
cuore e allora si apre anche il borsellino, il tempo, tutto quello che abbiamo.”
Ed
oggi pomeriggio si apriranno ben 16 tavole rotonde sulle più diverse problematiche:
dalla famiglia all’economia, dai giovani all’impegno nelle città, ai media. Per uno
scambio di esperienze e per trovare vie nuove per portare la ricchezza dei
movimenti e comunità nel cuore della società.Da Stoccarda, Carla Cotignoli,
per la Radio Vaticana.