L'appello di due vescovi salesiani: non abbandoniamo l'Amazzonia!
Alla Conferenza di Aparecida si parlerà anche dei problemi dell’Amazzonia. La Chiesa
è da sempre molto attiva in questa immensa regione brasiliana: quali le sfide principali?
Uno dei nostri inviati, Silvonei Protz, ha intervistato il vescovo salesiano
di Abaetetuba, Flavio Giovenale, la cui diocesi è alla porta d’ingresso dell’Amazzonia:
In
Amazzonia, la grande sfida è come arrivare ad uno sviluppo umano e cristiano senza
distruggere la foresta o le popolazioni cosiddette “tradizionali”. Adesso, la maggior
parte di queste popolazioni vive nelle grandi città: abbiamo molto spazio, poche persone
e anche queste poche persone sono ora concentrate nelle grandi città. Perciò, una
delle grandi sfide per noi, per esempio, è arrivare alle comunità, alle piccole comunità,
dove possiamo arrivare solo in jeep; in alcune zone, addirittura, solo con la barca
e questo vuol dire ore e ore o giorni e giorni di navigazione. Una delle grandi sfide
è proprio quella di arrivare personalmente ai vari villaggi, alle varie comunità che
compongono la diocesi.
E sulla situazione dell’Amazzonia ascoltiamo un
altro vescovo salesiano, mons. Franco Dalla Valle, alla guida della diocesi
di Juína, al microfono di Alessandro Gisotti:
E’
una diocesi nuova, creata nove anni fa, proprio in area amazzonica. E’ una diocesi
di frontiera, agricola, con molti problemi di tensione per via delle terre; ci sono
nove gruppi diversi di indigeni. C’è tutto il problema della deforestazione, problemi
ecologici, i problemi di una popolazione che ha bisogno di legalità. Al Papa sarà
presentata in gran parte la situazione dell’Amazzonia e la speranza che ha, l’Amazzonia,
è di non ritornare ad essere dimenticata. Io penso che il Papa chieda al Brasile essenzialmente
di fare riaffiorare la missionarietà, e il primo campo di missionarietà del Brasile
è proprio l'Amazzonia.