IRLANDA DEL NORD: DICHIARAZIONE CRISTIANA COMUNE DOPO LA FORMAZIONE DEL GOVERNO DI
COALIZIONE BELFAST, 10mag07 - “In questa giornata storica esprimiamo apprezzamento
per tutti i politici che hanno compiuto coraggiosi passi verso la creazione di una
società di stabilità e di pace”. Si apre con queste parole la dichiarazione comune,
diffusa martedì, dai quattro leader religiosi dell’Irlanda del Nord, vale a dire gli
arcivescovi cattolici Seán Brady e Alan Harper, il moderatore presbiteriano David
Clarke, e il presidente metodista Ivan McElhinney. La dichiarazione è coincisa con
il varo a Belfast del governo di coalizione formato da rappresentanti delle due comunità
protestante e cattolica. Durante la cerimonia, svoltasi alla presenza del Primo ministro
inglese Tony Blair e del premier irlandese Bertie Ahern, il premier del nuovo governo
Ian Paisley, leader del Dup, il maggiore partito protestante, e il vicepremier Martin
McGuinness, numero due del principale partito cattolico Sinn Fein, hanno giurato con
i dieci ministri del nuovo governo (sei protestanti e quattro cattolici) di “servire
tutto il popolo nordirlandese nello stesso modo, senza distinzione di religione”.
Nella citata dichiarazione comune i rappresentanti delle comunità cattolica e protestante
nell’Ulster riconoscono che “molto rimane ancora da fare affinché tutta la popolazione
dell’Irlanda del Nord possa condividere un futuro comune”. “Siamo consapevoli in particolare
che per molte persone la sofferenza per il passato rimane ancora viva” osservano e,
“in quanto responsabili della Chiesa, invitiamo i cristiani a rendere grazie a Dio
per quanto è stato raggiunto e a pregare affinché coloro che governeranno la nostra
comunità nei giorni a venire ricevano assistenza e coraggio”. Dopo un sanguinoso conflitto
durato 30 anni, l’intesa sulla condivisione del potere, siglata lo scorso 27 marzo,
mette fine ad un lungo e complesso processo di pace avviato più di 10 anni fa e segnato,
tra l’altro, dall’accordo del venerdì Santo del 1998, a seguito del quale, due anni
fa, l’Ira (esercito repubblicano irlandese) aveva deciso di rinunciare alla lotta
armata. (Sir – MANCINI)