Oggi alle 18.00 ora locale, le 23.00 ora italiana, Benedetto XVI incontrerà i giovani
brasiliani nello Stadio municipale di Pacaembu, a San Paolo. E proprio sulle problematiche
dei giovani del Brasile, Alessandro Gisotti ha intervistato mons. Mariano
Manzana, vescovo di Mossoró, nello Stato nordorientale del Rio Grande do Norte:
R.
– Oggi viviamo in un mondo globalizzato e chi è più attento a questo fenomeno senza
dubbio sono i giovani. Basta sentire le musiche per domandarsi se si è in Brasile
o se si è in Europa o negli Stati Uniti. I giovani sentono le crisi degli altri giovani
nel mondo di oggi: la crisi di una propria identità, non soltanto dal punto di vista
umano, affettivo, di crescita ma anche dal punto di vista religioso: quindi cercano
di dare una risposta propria ad una fede ricevuta dalla famiglia e che spesso viene
messa in discussione, oggi. Poi, vogliono dare una risposta anche ai principali problemi
dell’uomo: penso al lavoro, alla famiglia ma penso soprattutto alla distribuzione,
qui in Brasile, del reddito che è un problema molto importante perché fa sì che una
grande fetta di gioventù sia emarginata e quindi esposta al rischio di cadere nelle
mani della droga, nella tratta internazionale, nella prostituzione e in tante altre
situazioni che minacciano veramente la gioventù in Brasile.
D.
– Quali sono le sue aspettative per questa visita di Benedetto XVI in Brasile? Quali
i frutti per il dopo?
R. – Questa visita, senza dubbio,
lascerà il segno per il fatto che pone in rilievo in America Latina il grande ruolo
evangelizzatore dei religiosi, dei sacerdoti, dei vescovi, ma mette in evidenza anche
che l’aspetto missionario si coniuga soprattutto con il battesimo, con il fatto di
essere stati chiamati da Cristo e da Lui realmente trasformati in missionari per gli
altri. Nessuno può veramente gustare una grande gioia senza sentire il bisogno di
comunicarla agli altri. E’ questa la nostra speranza: che dalla Confrenza di Aparecida
e da tutta la pastorale di questi ultimi anni nasca veramente un laicato dell’America
Latina, capace di dare ragione della propria speranza.