Le relazioni con i musulmani in Europa tema della riunione del Comitato congiunto
del Consiglio delle Chiese europee
Hanno discusso di dialogo interreligioso i componenti del Comitato congiunto per le
relazioni con i musulmani in Europa della Conferenza delle Chiese Europee (KEK) e
del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (CCEE). Nel corso dell’incontro,
che si è svolto dal 3 al 6 maggio al St. Philip Centre di Leicester, nel Regno Unito,
si è parlato anche dell’islam in Europa e della formazione degli imam e del clero
cristiano. Il Comitato ha incontrato due gruppi di musulmani impegnati nel dialogo
interreligioso - sette uomini e tre donne della comunità musulmana di Leicester, e
lo staff della Fondazione islamica di Markfield (Leicestershire) - ed ha sottolineato
la necessità di dare maggiore attenzione alle minoranze musulmane nei Paesi dell’est
Europa. Minoranze, è stato osservato, che non rappresentano una popolazione immigrata,
come nei Paesi occidentali, ma che hanno proprie tradizioni e che si sono radicate
nelle rispettive società. A tal proposito, il Comitato ha sottolineato che la terza
Assemblea ecumenica europea (AEE3) di Sibiu (Romania, 4-9 settembre 2007) sarà una
preziosa occasione per trovare opportunità di dialogo con le minoranze religiose dell’Europa
orientale e per portare alla ribalta la loro secolare esperienza. Preoccuppazione
è stata invece espressa per la situazione dei cristiani in Turchia. Il Comitato ha
osservato che i recenti omicidi di Malatya rappresentano l’espressione di un nazionalismo
estremista e che non sono il frutto di un reale conflitto fra cristiani e musulmani.
Ma è stata auspicata una maggiore protezione e un rafforzamento dello status legale
della minoranza cristiana in Turchia. Quanto alla formazione degli imam, in vista
dell’integrazione dei musulmani nelle rispettive società, è stato evidenziato che
dovrebbe essere incoraggiata, particolarmente nei Paesi europei con significative
minoranze musulmane. È stato inoltre evidenziato che la vita musulmana, in Europa,
ha bisogno di occasioni per confrontarsi con le esigenze religiose nella vita quotidiana
delle società occidentali. (T.C.)