Organizzazioni umanitarie israeliane denunciano torture di detenuti palestinesi
“Pratiche chiaramente classificate come torture dal diritto internazionale”, violenze
fisiche, percosse, insulti e umiliazioni inferti da agenti dei servizi di sicurezza
israeliani ai danni di detenuti palestinesi sono stati denunciati da due organizzazioni
umanitarie israeliane: “Betzelem”, per la tutela dei diritti umani nei Territori occupati,
e “Ha-Moked”, per la protezione dell’individuo. I dati – riferisce l’agenzia MISNA
– sono contenuti in un rapporto pubblicato ieri sulla base delle testimonianze di
73 palestinesi di Cisgiordania, interrogati dallo Shin Bet (il servizio di controspionaggio
israeliano) tra l’estate del 2005 e la primavera dell’anno scorso. Sospettati di coinvolgimento
o appoggio dell’ultima Intifada, i detenuti sarebbero stati costretti tra l’altro,
secondo notizie diffuse dal quotidiano israeliano Haaretz, a prolungate privazioni
del sonno e all’imposizione di restare in posizioni dolorose per lunghi periodi di
tempo. Tel Aviv ha respinto le accuse, sostenendo che l’attività dello Shin Bet si
svolge nel rispetto delle norme vigenti con la supervisione degli organi di governo
competenti, incluso il ministero della Giustizia. Ma “Betzelem” e “Ha-Moked”, che
chiedono al Parlamento una legge contro “torture e sevizie” ed eventuali connesse
impunità, hanno anche denunciato “collusioni” tra lo Shin Bet e il sistema giudiziario.
(R.M.)