Beatificata in Spagna Madre Carmen del Bambin Gesù: ha amato i più poveri con la forza
dell'Eucaristia
Il cardinale José Saraiva Martins, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi,
ha presieduto stamani ad Antequera, in Spagna, il rito di beatificazione di Madre
Carmen del Bambin Gesù. Si tratta di una religiosa spagnola vissuta nel 1800, fondatrice
della Congregazione delle Suore Terziarie Francescane dei Sacri Cuori di Gesù e Maria,
presente del campo dell’educazione e nell’assistenza ai poveri e ai malati. Nell’omelia
il porporato ha ricordato che la Beata ha amato “ogni persona con l’amore di Gesù”
con la forza che le veniva da una “fonte inesauribile”, l’Eucaristia. “Le sofferenze
di questa vita – diceva Madre Carmen – sembrano niente di fronte alla gioia di poter
ricevere ogni giorno Gesù-Eucaristia”. Sul carisma di Madre Carmen ecco quanto ha
detto, al microfono di Giovanni Peduto, il postulatore della Causa di beatificazione,
padre Antonio Saez de Albeniz: R.
- Come fondatrice ha voluto vivere nella Chiesa lo spirito francescano guardando a
Cristo e Maria nella grandezza dei Sacri Cuori, cioè, nell’amore infinito del Redentore
e della Madre verso tutti, in particolare i più deboli, e insegnare poi a tutti quanti
ad amare Dio. Ha voluto pure servire l’evangelizzazione tramite l’insegnamento e l’attenzione
ai poveri e ai malati, e in genere nella cura dei bisognosi. Nel proprio Istituto
ha voluto che le comunità vivessero una spiccata vita di famiglia nella fraternità
e nella semplicità evangelica. Unite ai Sacri Cuori, le Suore devono vivere e mantenere
l’unione, la compartecipazione e la gioia evangelica di essere insieme per il Regno.
D. - In quale contesto è vissuta e in che
maniera ha espletato la sua missione?
R. - L’ambiente
socio-politico del suo tempo, 1834–1899, è stato molto difficile e di grande instabilità.
Ci sono stati diversi tentativi di colpi di Stato, alterazioni della vita normale
della società, epidemie, e perfino persecuzione della Chiesa, oltre che disastri naturali
che hanno fatto crescere la povertà e la miseria tra le classi più bisognose. Carmen
che godeva di una posizione sociale ed economica abbastanza buona, cercò di aiutare
come poteva la povera gente. D. - Vuole raccontarci un episodio
significativo della sua vita?
R. – Come fondatrice
e religiosa sono stati ammirevoli il suo silenzio e la sua pazienza di fronte alle
calunnie e alle false accuse che furono fatte pubblicamente nel Capitolo Generale
celebrato a Valladolid. Al suo posto fu eletta un’altra superiora generale, ma furono
molte le suore che ascoltarono le sue parole di perdono verso tutti coloro che l’avevano
accusata. D. - Quale messaggio lascia al mondo d’oggi?
R.
- Il suo è un messaggio semplice ed evangelico: tutti siamo chiamati alla santità,
e ognuno deve viverla nel proprio stato e secondo la vocazione ricevuta. Il dono della
propria vita a Dio e la carità verso i più disagiati sono punti sui quali ha molto
insistito. Possiamo dire che in essa si sono compiute le parole del Santo Padre nella
sua Enciclica sulla carità: “I santi sono i veri portatori della luce nella storia,
perché essi sono uomini e donne di fede, speranza e amore”. Essa ci dice che anche
oggi, nel secolo XXI, il Signore chiama ed attende una risposta nella santità di vita
e nell’apostolato.