2007-05-05 14:49:19

Antichissimi manoscritti e rarissimi volumi, stampe, monete e medaglie: il prezioso ‘tesoro’ della Biblioteca Apostolica Vaticana, presto rinnovata e ammodernata


Dal 14 luglio prossimo – come abbiamo già informato ieri - imponenti lavori di ristrutturazione e ammodernamento obbligheranno la chiusura per circa tre anni della Biblioteca Apostolica Vaticana, che risale al Pontificato di Sisto V, alla fine del ‘500. Per ovviare in parte al grave disagio degli studiosi impediti alla consultazione dei documenti originali sarà incrementato il servizio di riproduzione dei testi nelle varie tecniche: fotocopie, microfilm, diapositive, riproduzioni digitali e anche con raggi ultravioletti o riprese multispettrali. Ma quali preziosi testi e materiali sono conservati in questo antico edificio? Giovanni Peduto lo ha chiesto al vescovo Raffaele Farina, prefetto della Biblioteca Vaticana:
 
R. – Noi abbiamo quattro grandi settori. Comincio dai manoscritti, perché sono la cosa più preziosa e quella che in qualche maniera configura la Biblioteca Apostolica Vaticana, ed è nota proprio per questo: sono 150 mila volumi o “faldoni”; ho già accennato che la parte più preziosa, circa 72 mila, sono custoditi in un bunker sotterraneo anche a prova di atomica, costruito circa 25 anni fa; l’altra parte è anch’essa ben custodita, anche se non in questa maniera, ad un livello superiore della Biblioteca, in un ambiente adatto; questi altri 75 mila manoscritti sono più di carattere archivistico, ma non meno preziosi. Poi, c’è un altro settore che è quello dei libri che noi chiamiamo – per distinguerli dai manoscritti – “gli stampati”. Una parte di questi stampati sono gli “incunaboli”, le “cinquecentine” e le “seicentine” e altri libri di grande pregio. Tra il 1450 e il 1500, il periodo degli incunaboli, si calcola che siano state stampate 10 mila opere. Di queste 10 mila opere, la Biblioteca Apostolica Vaticana ne possiede circa 8.300. Questo è un altro dei primati della nostra Biblioteca. I volumi stampati, complessivamente, sono circa 1.650.000. Un altro settore al quale ho già accennato, è il Gabinetto numismatico e il Medagliere, che contiene soprattutto le monete della Repubblica e dell’Impero Romano, una delle collezioni più prestigiose, naturalmente è dello Stato Pontificio. Ma soprattutto il Medagliere pontificio e molti fondi e collezioni di medaglistica contemporanea: perché molti incisori ed artisti si sentono onorati di offrire alla Biblioteca Apostolica Vaticana i loro prodotti, le loro medaglie. E infine, il Gabinetto delle Stampe, dove si conservano i disegni, le incisioni, le stampe. Le monete e le medaglie sono circa 250 mila – 300 mila pezzi, e nel Gabinetto delle stampe si conservano circa 200 mila pezzi.

 
D. – Eccellenza, a suo parere, qual è il pezzo più pregiato custodito nella Biblioteca Apostolica Vaticana?

 
R. – Un pezzo che è arrivato recentemente nella Biblioteca Vaticana, ed è il “Papiro Bodmer 14-15”, che è arrivato in Biblioteca nel mese di novembre ed è stato offerto al Santo Padre nel gennaio di quest’anno. Il “Papiro Bodmer 14-15”, come è denominato dal nome del mecenate Martin Bodmer, e che era conservato nella Fondazione Bodmer di Ginevra, contiene buona parte del Vangelo di Luca e del Vangelo di Giovanni e risale a circa il 230-240 d. C. E’ senz’altro il pezzo più prezioso di questa Biblioteca, e dicevo ai miei dipendenti nell’annunciare questo grandissimo acquisto: “Potete dire ai vostri figli e, quando sarete vecchi, ai vostri nipoti: io c’ero, quando è arrivato questo Papiro Bodmer 14-15”.







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