Antichissimi manoscritti e rarissimi volumi, stampe, monete e medaglie: il prezioso
‘tesoro’ della Biblioteca Apostolica Vaticana, presto rinnovata e ammodernata
Dal 14 luglio prossimo – come abbiamo già informato ieri - imponenti lavori di ristrutturazione
e ammodernamento obbligheranno la chiusura per circa tre anni della Biblioteca Apostolica
Vaticana, che risale al Pontificato di Sisto V, alla fine del ‘500. Per ovviare in
parte al grave disagio degli studiosi impediti alla consultazione dei documenti originali
sarà incrementato il servizio di riproduzione dei testi nelle varie tecniche: fotocopie,
microfilm, diapositive, riproduzioni digitali e anche con raggi ultravioletti o riprese
multispettrali. Ma quali preziosi testi e materiali sono conservati in questo antico
edificio? Giovanni Peduto lo ha chiesto al vescovo Raffaele Farina,
prefetto della Biblioteca Vaticana: R. – Noi abbiamo quattro grandi
settori. Comincio dai manoscritti, perché sono la cosa più preziosa e quella che in
qualche maniera configura la Biblioteca Apostolica Vaticana, ed è nota proprio per
questo: sono 150 mila volumi o “faldoni”; ho già accennato che la parte più preziosa,
circa 72 mila, sono custoditi in un bunker sotterraneo anche a prova di atomica, costruito
circa 25 anni fa; l’altra parte è anch’essa ben custodita, anche se non in questa
maniera, ad un livello superiore della Biblioteca, in un ambiente adatto; questi altri
75 mila manoscritti sono più di carattere archivistico, ma non meno preziosi. Poi,
c’è un altro settore che è quello dei libri che noi chiamiamo – per distinguerli dai
manoscritti – “gli stampati”. Una parte di questi stampati sono gli “incunaboli”,
le “cinquecentine” e le “seicentine” e altri libri di grande pregio. Tra il 1450 e
il 1500, il periodo degli incunaboli, si calcola che siano state stampate 10 mila
opere. Di queste 10 mila opere, la Biblioteca Apostolica Vaticana ne possiede circa
8.300. Questo è un altro dei primati della nostra Biblioteca. I volumi stampati, complessivamente,
sono circa 1.650.000. Un altro settore al quale ho già accennato, è il Gabinetto numismatico
e il Medagliere, che contiene soprattutto le monete della Repubblica e dell’Impero
Romano, una delle collezioni più prestigiose, naturalmente è dello Stato Pontificio.
Ma soprattutto il Medagliere pontificio e molti fondi e collezioni di medaglistica
contemporanea: perché molti incisori ed artisti si sentono onorati di offrire alla
Biblioteca Apostolica Vaticana i loro prodotti, le loro medaglie. E infine, il Gabinetto
delle Stampe, dove si conservano i disegni, le incisioni, le stampe. Le monete e le
medaglie sono circa 250 mila – 300 mila pezzi, e nel Gabinetto delle stampe si conservano
circa 200 mila pezzi.
D. – Eccellenza, a suo parere,
qual è il pezzo più pregiato custodito nella Biblioteca Apostolica Vaticana?
R.
– Un pezzo che è arrivato recentemente nella Biblioteca Vaticana, ed è il “Papiro
Bodmer 14-15”, che è arrivato in Biblioteca nel mese di novembre ed è stato offerto
al Santo Padre nel gennaio di quest’anno. Il “Papiro Bodmer 14-15”, come è denominato
dal nome del mecenate Martin Bodmer, e che era conservato nella Fondazione Bodmer
di Ginevra, contiene buona parte del Vangelo di Luca e del Vangelo di Giovanni e risale
a circa il 230-240 d. C. E’ senz’altro il pezzo più prezioso di questa Biblioteca,
e dicevo ai miei dipendenti nell’annunciare questo grandissimo acquisto: “Potete dire
ai vostri figli e, quando sarete vecchi, ai vostri nipoti: io c’ero, quando è arrivato
questo Papiro Bodmer 14-15”.