E’ braccio di ferro tra i vertici israeliani. Il premier Olmert ha escluso di dimettersi
dopo che la sua vice e ministro degli Esteri, signora Livni, lo aveva sollecitato
a lasciare, così come Avigdor Itzhaki, capogruppo di Kadima e della coalizione parlamentare
di maggioranza, un fedelissimo di Sharon. Al centro dello scontro, le gravi critiche
mosse all’operato di Olmert dal rapporto della commissione d'inchiesta sulla conduzione
della guerra in Libano dell'estate scorsa. Il servizio è di Graziano Motta:
Ma che cosa
potrebbe cambiare in Israele con le dimissioni di Olmert? Giancarlo La Vella lo ha
chiesto a Marcella Emiliani, docente di Sviluppo Politico del Medio Oriente all’Università
di Bologna: